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Schio

Uccisa in missione in Perù. «Nadia conosceva il suo assassino»

Nadia De Munari, 50 anni di Schio
Nadia De Munari, 50 anni di Schio
Nadia De Munari, 50 anni di Schio
Nadia De Munari, 50 anni di Schio

Nadia De Munari conosceva il suo assassino. Gli investigatori della sezione Omicidi di Lima, affiancati da quelli della polizia criminale di Chimbote, ne sono convinti. La missionaria laica di 50 anni, originaria di Giavenale di Schio, è spirata nell'ospedale della capitale peruviana dopo essere stata aggredita e colpita con un'arma da taglio mentre si trovava nella sua camera da letto. 

 

Secondo quanto riporta il quotidiano locale, le indagini ormai si stanno rivolgendo nell'ambito della struttura gestita dall'Operazione Mato Grosso. Anche la rapina come movente sta perdendo terreno. È vero che fra i beni nella camera di Nadia manca un cellulare, ma i soldi non sarebbero stati toccati. Il telefono potrebbe dunque essere stato trafugato per altri motivi, magari perché contiene indizi che potrebbero portare al colpevole del brutale omicidio. Anzi, sempre secondo i media locali che tengono i contatti con gli investigatori, lei avrebbe riconosciuto l'aggressore (o gli aggressori) e per questo sarebbe stata colpita mortalmente.

 

Tante le ipotesi che stanno girando in queste ore sul movente, ma Nadia era una persona buona, che ha fatto del bene a molte famiglie senza mettere paletti e senza disturbare. «I motivi di questo gesto violento potrebbero essere risentimenti personali, ma vaghiamo nelle ipotesi - spiega la sorella Vania -. C'è tanta gente che è disposta a togliere la vita anche per motivi futili. Sicuramente l'aggressore o era all'interno o si è intrufolato di giorno e nascosto all'interno. Oppure qualcuno gli può aver aperto, ma in questo momento sono tutte ipotesi».

 

Intanto il ministero degli Esteri e le competenti istituzioni peruviane si stanno inoltre adoperando per il rientro in patria della salma. La data del rientro in Italia del corpo di Nadia non è ancora nota.

 

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