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Truffa dei profumi che stordiscono Scovato “l’autore”

Michela Guzzon, una delle vittime, e il sacchetto di profumi taroccati
Michela Guzzon, una delle vittime, e il sacchetto di profumi taroccati
Michela Guzzon, una delle vittime, e il sacchetto di profumi taroccati
Michela Guzzon, una delle vittime, e il sacchetto di profumi taroccati

Si faceva dare 300 euro per un sacchetto di profumi taroccati che ne valeva forse 30, stordendo le sue interlocutrici con uno spray che faceva passare per un’essenza ma che quasi sicuramente era una sostanza dall’effetto ipnotico rilassante usata da chi ha problemi di insonnia. Dopo accurate indagini i carabinieri della stazione di Schio sono risaliti al colpevole, P.F., napoletano di 42 anni. Una delle vittime aveva accennato ad un accento meridionale, «forse napoletano», ci aveva riferito ma non lo avevamo scritto: aveva indovinato. I militari sono arrivati a lui grazie al numero di targa dell’auto con cui girava per l’Alto Vicentino (dopo i colpi da noi segnalati a Schio, Piovene e Malo, era stato visto in azione a Thiene). La vettura era intestata ad una donna ma con una serie di incroci familiari si è arrivati al 42enne, con precedenti, riconosciuto poi dalle vittime a cui è stata mostrata la sua foto segnaletica. L’uomo , distinto, ben vestito, entrava in saloni di bellezza, ma anche in negozi e bar, dichiarava di aver chiuso l’attività di profumeria e proponeva confezioni di profumi di marca taroccati: “Chamele n° 5”, “J’dor”, Ugo Boss senza “H” davanti, con i prezzi, anche oltre 100 euro cadauna, che coprivano le differenze. Michela Guzzon, titolare dell’omonimo salone di Schio, si sentì chiedere 300 euro: «Glieli diedi in contanti perché mi spruzzò un campione che mi stordì. Mi sentii alterata ma cosciente, priva di volontà. E gli diedi i contanti senza oppormi, cosa che in altre circostanze non avrei mai fatto». I carabinieri sono risaliti a sei truffe messe a segno ma è probabile che alcune raggirate non abbiano voluto uscire allo scoperto. Per far partire l’indagine è stata tuttavia fondamentale la segnalazione della parrucchiera scledense. Il denunciato è un truffatore seriale con precedenti anche per altri tipi di reato ma specializzato nella vendita di materiale contraffatto. Risponderà sia di truffa che di vendita di prodotti falsi. Riguardo all’uso di spray stordente, le indagini proseguono. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Mauro Sartori

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