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Originario di Piovene

Sud Sudan, agguato a vescovo vicentino: padre Christian gambizzato a colpi di pistola

Padre Christian Carlassare, 43 anni: a destra dopo il ricovero in ospedale in seguito all'agguato (foto Nigrizia.it)
Padre Christian Carlassare, 43 anni: a destra dopo il ricovero in ospedale in seguito all'agguato (foto Nigrizia.it)
Padre Christian Carlassare, 43 anni: a destra dopo il ricovero in ospedale in seguito all'agguato (foto Nigrizia.it)
Padre Christian Carlassare, 43 anni: a destra dopo il ricovero in ospedale in seguito all'agguato (foto Nigrizia.it)

Padre Christian Carlassare, 43 anni, missionario vicentino e vescovo eletto della diocesi di Rumbek, in Sud Sudan, è stato ferito da due uomini armati: è in condizioni stabili. Lo riferisce la fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre.  Nato a Schio ma originario di Piovene Rocchette, è il più giovane vescovo italiano. Nominato da Papa Francesco l’8 marzo di quest’anno dovrebbe essere ordinato vescovo a fine maggio.

 

«Nella notte abbiamo appreso dell’attentato ai danni del neo-eletto vescovo della diocesi di Rumbek p. Cristian Carlassare. Il missionario comboniano è stato immediatamente trasportato all’ospedale di Juba», riferisce l’agenzia Fides. «P. Cristian è stato picchiato, insieme alla suora che era con lui, poi gli hanno sparato quattro proiettili alle gambe. Stando alle prime notizie l’attentato era pianificato pare per spaventarlo in modo che non venga consacrato vescovo». Proprio nei prossimi giorni, infatti, è prevista la consacrazione del missionario comboniano a vescovo (il più giovane tra gli italiani con i suoi 43 anni) della diocesi di Rumbek che dalla morta di mons. Cesare Mazzolari nel 2011 era rimasta sede vacante.

 

«Pregate non tanto per me ma per la gente di Rumbek che soffre più di me», le parole di padre Christian Carlassare riportate da Nigrizia. Il vescovo, riferisce il sito dei comboniani, «è fuori pericolo e i medici del Cuamm si stanno prendendo cura di lui nell’ospedale di Rumbek, ma ha perso molto sangue e verrà presto trasferito nella capitale Juba e poi a Nairobi, dove sarà sottoposto a una trasfusione. Cosciente e sofferente padre Christian ha telefonato direttamente alla famiglia per informarla».

 

L'agguato a padre Christian arriva a pochi giorni dal terribile assassinio di Nadia De Munari, la missionaria laica originaria di Schio morta sabato scorso in Perù dopo quattro giorni di agonia.

 

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