<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Studenti, in 3 mila “oltre ogni limite”

Un selfie per i protagonisti dell’evento.  FOTOSERVIZIO DONOVAN CISCATOGli ospiti del “Masieracademy” edizione 2019L’applaudita esibizione di Simona AtzoriGli studenti premiati con le borse di studio
Un selfie per i protagonisti dell’evento. FOTOSERVIZIO DONOVAN CISCATOGli ospiti del “Masieracademy” edizione 2019L’applaudita esibizione di Simona AtzoriGli studenti premiati con le borse di studio
Un selfie per i protagonisti dell’evento.  FOTOSERVIZIO DONOVAN CISCATOGli ospiti del “Masieracademy” edizione 2019L’applaudita esibizione di Simona AtzoriGli studenti premiati con le borse di studio
Un selfie per i protagonisti dell’evento. FOTOSERVIZIO DONOVAN CISCATOGli ospiti del “Masieracademy” edizione 2019L’applaudita esibizione di Simona AtzoriGli studenti premiati con le borse di studio

Vivere senza braccia, vivere senza un figlio, vivere (e vincere) nonostante tutto. Una lezione che i 3.200 ragazzi assiepati nel “PalaRomare” non dimenticheranno grazie a Simona Atzori, Paolo Simoncelli e Juri Chechi. In campo, la seconda edizione della “Masiera Academy”, la consegna di cinque borse di studio che coniugano l'eccellenza scolastica e quella sportiva in memoria di Livio Romare. La novità di quest'anno? Le quote azzurre: nel 2018 erano stati assegnati cinque assegni su cinque a ragazze, quest'anno sono arrivati i primi due atleti. OLTRE I LIMITI. Gli organizzatori del grande evento dedicato ai giovani hanno scelto il tema “Oltre ogni limite”. Chiaro il messaggio, come ha spiegato il ginnasta olimpionico Chechi: «Da una criticità bisogna creare un'opportunità. Avevo un vero e proprio talento per il corpo libero. Per otto anni mi sono allenato ogni giorno per le olimpiadi Barcellona. Sei giorni prima della gara, mi sono rotto il tendine d'achille. Ho pensato di mollare, con il corpo libero era finita; ho deciso di specializzarmi negli anelli. Senza il lavoro, il talento non basta». Sappiamo tutti come è andata a finire. A Paolo Simoncelli, invece, la voce trema ancora. Perché il campione di motociclismo Marco, il “Sic”, ha lasciato un vuoto: «Sono un genitore disperato ma un uomo incazzato – racconta – Non ho rimpianti, abbiamo fatto tutto per valorizzare il talento di Marco. Quando vedo questo entusiasmo mi chiedo cosa abbia fatto di speciale Marco. La creazione della fondazione a suo nome è stata una grande idea: il 20 gennaio, suo compleanno, abbiamo inaugurato un centro per disabili da 2,7 milioni di euro». Simona Atzori ha aggiunto: «Ho subito capito di poter fare tutto, mi sentivo giusta così: le mie mani sono in basso. La mia storia deve far capire che ognuno deve avere pari opportunità. Il limite che incontro ancora è lo sguardo degli altri». Il trio, coordinato da Gianni Manuel, è stato intervistato dai ragazzi delle scuole e da Alex Pietribiasi, studente dell'Itis costretto su una sedia a rotelle da un pirata della strada: «Ci ho messo un po' di mesi ad accettare la mia nuova condizione». L'ACADEMY. Dopo un video saluto di Mara Maionchi, la consegna delle borse di studio da 500 euro alla pattinatrice Maia Frigo del “Pasini”, all'atleta Chiara Pizzolato dell’indirizzo sportivo del “Tron” come la golfista Benedetta Moresco ed il karateka Jacopo Carlo Canale; Ultimo assegno al mezzofondista del Garbin, Massimo Guerra. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Karl Zilliken

Suggerimenti