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Stordite con il gas, anziane rapinate in casa

Finti tecnici del gas raggirano anziani spruzzando una sostanza che li stordisce.  FOTO DONOVAN CISCATOPattuglia dei carabinieri nel quartiere di Santa Croce
Finti tecnici del gas raggirano anziani spruzzando una sostanza che li stordisce. FOTO DONOVAN CISCATOPattuglia dei carabinieri nel quartiere di Santa Croce
Finti tecnici del gas raggirano anziani spruzzando una sostanza che li stordisce.  FOTO DONOVAN CISCATOPattuglia dei carabinieri nel quartiere di Santa Croce
Finti tecnici del gas raggirano anziani spruzzando una sostanza che li stordisce. FOTO DONOVAN CISCATOPattuglia dei carabinieri nel quartiere di Santa Croce

Si fingono tecnici della società che eroga il gas e chiedono di verificare i contatori per eliminare il pericolo di fughe. Poi spruzzano un additivo che serve a diffondere l’odore di gas, che ha effetto stordente sulle vittime. E rubano ori e gioielli. Un colpo è andato a segno a Santa Croce e un altro è stato sventato a Ss. Trinità, ma la coppia potrebbe essere ancora in zona e tentare nuovi raggiri. IL PRIMO COLPO. Due finti manutentori della rete gas bussano alla porta di un’abitazione di Santa Croce dove risiede una coppia di anziani. Apre la porta la moglie e i due si presentano: «Signora, c’è pericolo di fuga di gas. Ci lasci controllare i vostri contatori. Forse riusciamo ad evitare il peggio». La donna, presa alla sprovvista, cade nel tranello, li fa entrare. Uno dei due, con uno stratagemma, riesce a portar via il marito dalla scena principale. L’altro spruzza nell’aria una sostanza simile all’additivo usato per segnalare appunto le fughe di gas. «Signora, c’è pericolo imminente di uno scoppio e di un incendio. Come prima cosa, metta tutti i soldi che ha e i gioielli nel frigorifero, perché l’elettrodomestico reggerà all’eventuale urto. Poi pensiamo noi a bloccare la fuga e voi potete uscire all’esterno». Il gas ha però anche effetto stordente. L’anziana mette in salvo, si fa per dire, i suoi averi nel frigo. Poi si accascia. Uno svenimento dovuto quasi sicuramente al gas spruzzato. Soldi e monili ovviamente spariscono e la coppia fugge col malloppo. IL SECONDO SVENTATO. Nuova tappa poco più in là, ma nel quartiere di Ss. Trinità. Medesimo stratagemma, ad aprire viene un’anziana, i due entrano con la scusa di esaminare il contatore, spruzzano il gas ma la donna reagisce: «Io non so chi siate e quelli della rete gas li conosco». Chiama i carabinieri. I due malviventi comprendono la malparata e se la danno a gambe. Quando la pattuglia arriva sul posto, e sono passati appena cinque minuti, di loro non c’è traccia. L’anziana è riuscita ad evitare il peggio ma accusa mal di gola e altri malori e deve ricorrere alle cure dei sanitari. LE INDAGINI. Non si hanno notizie di altri colpi o tentativi andati a vuoto ma non è da escludere che i due siano rimasti nei paraggi e ci riprovino a breve. I carabinieri hanno raccolto le testimonianze, che però discordano su un punto: per una vittima avrebbero avuto accento meridionale ma sarebbero italiani, per l’altra invece l’accento sarebbe stato slavo, tanto da averli indicati come albanesi. Il cap. Jacopo Mattone, comandante della Compagnia di Schio, sta facendo setacciare i quartieri residenziali alla ricerca di due individui che corrispondano alle descrizioni. Intanto hanno incassato un malloppo di varie migliaia di euro fra contanti e ori. Nel frattempo gli anziani che risiedono nel territorio sono avvertiti: mai aprire a sconosciuti che si etichettano come tecnici o altro. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Mauro Sartori

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