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Malo

Spari vicino alle case e strada bloccata per inseguire una lepre: cacciatori nel mirino

Foto Ansa
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Per inseguire una lepre braccata e fuggita nei campi bloccano un’arteria stradale per cinque minuti. Ed ora sono loro ad essere inseguiti dalle indagini della polizia locale. È successo domenica mattina, all’apertura della stagione venatoria, lungo via Vittorio Veneto, ovvero la strada provinciale 48 che collega il paese a Thiene, nel tratto tra Malo e Molina. 

Secondo quanto riferito da testimoni, un gruppo di cacciatori accompagnati da segugi, era sulle tracce di una preda che non ha trovato di meglio che attraversare la strada per rifugiarsi in un campo di mais. Forse non consapevoli di interrompere un servizio pubblico, un paio di cacciatori hanno bloccato i veicoli in ambo le direzioni per favorire il passaggio dei cani e dei loro compagni di battuta.

Un episodio che non è passato inosservato a chi risiede da quelle parti, tanto che erano già partite telefonate al comando dei vigili per alcuni spari a ridosso delle abitazioni, addirittura all’ingresso di un giardino. Non si sa se le due cose siano collegate, ovvero se le doppiette fossero le stesse, ma le lamentele erano fioccate, tanto che il sindaco Moreno Marsetti, che è responsabile comunale per la sicurezza ed è pure cacciatore, vuole andare a fondo: «Ci sono delle regole da rispettare e non è tollerabile che si spari nelle vicinanze delle abitazioni. Se a ciò aggiungiamo il blocco stradale, ritengo che siano comportamenti vergognosi che vanno perseguiti. La polizia locale è stata informata e adesso verranno sentiti i testimoni». In zona non ci sono solo case ma anche attività. Non è escluso che qualcuno abbia scattato foto con il cellulare per immortalare la strana situazione. Quel tratto di provinciale è più tranquillo nei festivi rispetto al transito anche di mezzi pesanti nei giorni feriali, ma il traffico non manca mai. 
«Ero fuori anch’io a caccia, nelle campagne di Isola - ammette il sindaco - e ma vedo sempre di rispettare le norme che regolano l’attività venatoria. Chi non lo fa è giusto che paghi. Non è concepibile che si fermi il traffico per inseguire una lepre come sparare a ridosso di giardini dove potrebbero giocare dei bimbi ignari». 

Ora le indagini passano nelle mani degli agenti del comandante Nadia Fochesato. Pare non ci siano filmati disponibili da videosorveglianza ma sembra che le prime informazioni raccolte possano ben indirizzare gli investigatori verso l’individuazione dei colpevoli. 

Mauro Sartori

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