SCHIO. «Quando credevo di non farcela, ho pensato a mia figlia Vittoria e ho trovato la forza per uscire dall'auto dov'ero imprigionata, con l'acqua alla vita e mi sono tuffata, nuotando nel sottopasso allagato».
Quando rivive quei momenti drammatici è ancora scossa Tamara Miotti, 43 anni, insegnante di Breganze. Difficilmente dimenticherà il brutto quarto d'ora vissuto sabato sera, poco prima delle 21.30, quando ha imboccato il tunnel, in via dell'Artigianato, a Schio. «Non c’era un’indicazione di chiusura - spiega -. Appena dopo la curva sono finita con la macchina in una pozza che, a causa dell’aquaplaning mi ha trascinato verso il centro della galleria, dove l’auto si è spenta. L’acqua, in pochissimi minuti, mi è arrivata alla vita».
In quel momento ha deciso di reagire, prendendo a calci lo sportello fino a riuscire ad aprirlo: «Mi sono buttata non sapendo quanta acqua avrei trovato e ho nuotato fino a quando non sono stata certa di toccare».