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La preoccupazione

Scuola: al rientro dalle feste «c'è il rischio cattedre vuote per i giochetti dei prof no-vax»

Aule vuote non solo per il virus ma anche per l'atteggiamento poco chiaro dei docenti no-vax
Aule vuote non solo per il virus ma anche per l'atteggiamento poco chiaro dei docenti no-vax
Aule vuote non solo per il virus ma anche per l'atteggiamento poco chiaro dei docenti no-vax
Aule vuote non solo per il virus ma anche per l'atteggiamento poco chiaro dei docenti no-vax

Docenti e personale scolastico no-vax: gli effetti dell'introduzione dell'obbligo vaccinale rischiano di farsi sentire in maniera pesante al rientro dalle vacanze. A lanciare l'allarme è il presidente dell'Associazione genitori di Schio, Roberto Santacatterina. «Al momento la situazione è relativamente tranquilla - ammette - i no vax duri e puri non sono molti e questo non impatta nella didattica e nel doverli sostituire». Cosa che invece potrebbe accadere a gennaio. «Il problema - conferma Santacatterina - si presenterà dopo le feste per la situazione di tutto il personale, docente a Ata, che ha ricevuto la raccomandata a mano di sospensione e aveva un po' di tempo per dare la risposta».

Accade infatti che più di qualcuno non ha risposto per niente e qualcun altro ha annunciato di aver prenotato la prima dose. «Nel momento in cui risulta la prenotazione entro il 31 dicembre - spiega Santacatterina - possono rimanere in servizio e intanto passa un po' di tempo ancora». La situazione rischia di complicarsi quando deve essere nominato un supplente. «Questo apre un doppio problema perché il titolare della cattedra potrebbe rientrare dopo una settimana e infatti l'orientamento è quello di dare la supplenza per non più di una settimana. Ma molti supplenti arrivano da fuori regione e tendono a non accettare l'incarico se non è per un periodo lungo così si finisce con l'attingere nelle liste dei laureati che stanno facendo tirocini formativi che non hanno esperienza».

Tutto diventa più difficile quando si deve sostituire un docente di matematica, fisica o altre materie scientifiche «dove già si riscontra carenza di personale - rileva Santacatterina - e potrebbe essere davvero difficile coprire i buchi, fino a determinare gravi carenze e problemi, al rientro. Già le scuole sono oberate da compiti che non dovrebbero essere dei dirigenti che devono garantire il tracciamento, mettere in quarantena le classi, comunicare ai genitori quando vengono fatti i tamponi, monitorare i ragazzi. So che molti dirigenti si preparano a tornare a insegnare nelle emergenze. In questa situazione ci vorrebbe un po' di serietà. Se il vaccino è l'unico modo per uscir da questa pandemia, si faccia. Chi non vuole vaccinarsi è libero di non farlo, ma lo dica con chiarezza senza creare ulteriori difficoltà». 

Marialuisa Duso

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