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Scintille Lega, è già clima elettorale

Clima da campagna elettorale a Malo dove la maggioranza si è divisa su una mozione
Clima da campagna elettorale a Malo dove la maggioranza si è divisa su una mozione
Clima da campagna elettorale a Malo dove la maggioranza si è divisa su una mozione
Clima da campagna elettorale a Malo dove la maggioranza si è divisa su una mozione

Guerra di mozioni, spaccature nella maggioranza e all'interno della Lega. A Malo, a pochi mesi dalle elezioni amministrative, il clima politico è rovente. Solo un assaggio di quanto attende il paese in vista delle prossime consultazioni? Forse è ancora presto per dirlo, ma di sicuro quello a cui si è assistito l'altra sera, in consiglio comunale, con una parte della maggioranza a votare contro il proprio sindaco, potrebbe delineare lo scenario delle forze e degli schieramenti che si preparano a scendere in campo. A Malo infatti, si andrà al voto in primavera e c'è da giurare che gli attori della sfida nell'arena politica stiano ormai rifinendo le liste dei candidati e le alleanze. Anche se gli interessati negano risolutamente: «Troppo presto per ragionare sulle amministrative, se ne parlerà almeno tra un mese». Di sicuro la temperatura è salita, come si è potuto vedere nell'ultimo consiglio comunale. Una seduta nella quale è apparso evidente come le divisioni di cui tutti sono stati testimoni non interessino solo il gruppo di maggioranza, ma la stessa Lega maladense. La guerra di mozioni ha visto schierati sui due fronti opposti, due per parte, i consiglieri leghisti che siedono sui banchi di sala San Bernardino: da un lato Moreno Marsetti, attuale assessore alla sicurezza, e Silvia Berlato, firmatari della mozione presentata dal capogruppo di maggioranza Federico Spillare, dall'altra gli assessori alla cultura Roberto Sette e ai lavori pubblici Roberto Danieli, i quali hanno sottoscritto il documento presentato dal sindaco. Quegli stessi consiglieri leghisti che alle ultime elezioni amministrative avevano sostenuto, tutti assieme, la candidatura di Paola Lain, sindaco non leghista, almeno fino ad oggi, salvo sorprese. E come si presenterà, dunque, stavolta, il Carroccio locale, alle elezioni? La tentazione potrebbe essere quella di giocare l'asso pigliatutto e presentare una lista puramente leghista, con un proprio candidato. Dopo l'esperienza civica dell'attuale amministrazione, questo potrebbe essere uno degli scenari. Magari proprio con l'assessore Moreno Marsetti, segretario della sezione maladense e uomo forte del Carroccio locale, candidato alla poltrona di primo cittadino. Per il momento, l'interessato smentisce categoricamente. «Pensare alle amministrative, oggi, è prematuro - spiega Marsetti -. Preferisco portare a termine il mio mandato. E comunque non sono io a prendere le decisioni, bensì i militanti, i sostenitori, il direttivo, con il nulla osta della segreteria provinciale». La Lega dunque ritroverà la compattezza prima del voto? La guerra di mozioni sembra aver avuto anche altri effetti. I ben informati spiegano come la spaccatura abbia provocato un moto d'orgoglio nel sindaco Paola Lain: in sostanza, la vicenda potrebbe aver convinto il primo cittadino a presentare la sua candidatura per una riconferma. «Non ho ancora deciso – sostiene Lain -. Andiamo avanti ad amministrare, è più importante». E chi sosterrà l'attuale sindaco, questa volta? Metà dei consiglieri leghisti, in consiglio comunale, le hanno dimostrato fedeltà, ma l'altra metà si è schierata contro. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Matteo Carollo

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