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Il dramma

Missionaria di Schio uccisa a colpi di machete in Perù

Nadia De Munari con i suoi piccoli allievi
Nadia De Munari con i suoi piccoli allievi
La missionaria laica Nadia De Munari

Massacrata a colpi di machete mentre dormiva. A nulla è servita la corsa in ospedale e il tentativo dei chirurghi del posto di salvarla: Nadia De Munari, 50 anni, di Giavenale, quartiere scledense dove risiede la sua famiglia, non ce l’ha fatta. Sul brutale assassinio sta indagando la polizia criminale peruviana, perché è avvenuto in una località affacciata sull’Oceano pacifico. La notizia della morte di Nadia De Munari è arrivata ieri sera a Schio, dove amici e conoscenti della donna si sono ritrovati in preghiera per confortare la famiglia.

 

Nadia era una missionaria laica in Perù per l’Operazione Mato Grosso, con ruolo di responsabilità nel centro “Mamma mia” di Nuevo Chimbote, uno degli ultimi ad essere realizzati da padre Ugo De Censi, il papà del Mato Grosso. Come racconta il quotidiano locale, la donna è stata assalita mentre era a letto, colpita più volte con un machete in quello che è stato segnalato come un tentativo di rapina. Pare abbiano anche tentato di strangolarla con una corda. 

 

Secondo la testimonianze degli altri volontari, martedì sera tutti erano andati a letto alle 21,30, come stabilisce il regolamento interno, per alzarsi alle 6,30, orario in cui è fissata la preghiera mattutina, prima della colazione e del lavoro. Nadia però non si è fatta vedere. L'hanno trovata in una pozza di sangue, priva di coscienza ma viva. Trasportata in un ospedale di Lima, è stata subito operata per le lesioni alla esta ma dopo qualche ora è spirata. Ora è caccia all'assassino. 

 

L’ambasciata italiana a Lima sta seguendo la vicenda da vicino ed è in contatto con i familiari della connazionale e con le autorità locali per seguire le indagini. L’agguato a Nadia non ha avuto testimoni. Nella casa famiglia che condivideva con un’altra decina di insegnanti, la missionaria vicentina assisteva alcune  ragazze, che però non hanno sentito nulla, perché dormivano in un’altra ala.

Mauro Sartori e Rubina Tognazzi

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