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Schiacciato dal masso
Eseguita l’autopsia

I carabinieri in cantiere, sul luogo dell’infortunio. FOTO CISCATO
I carabinieri in cantiere, sul luogo dell’infortunio. FOTO CISCATO
I carabinieri in cantiere, sul luogo dell’infortunio. FOTO CISCATO
I carabinieri in cantiere, sul luogo dell’infortunio. FOTO CISCATO

Il pm Serena Chimichi ha ieri conferito l’incarico al dottor Dario Raniero, dell’azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona, di eseguire l’autopsia sul corpo di Sebastiano La Ganga, 54 anni, l’operaio messinese schiacciato da un masso mentre si trovava, a bordo di un’escavatrice, dentro la galleria “Malo”, nel cantiere della superstrada Pedemontana.

L’esame autoptico, richiesto dall’avv. Nicola Mele, legale incaricato dalla moglie Maria Grazia Carauddo che vuole chiarezza sulle cause del decesso, è stato eseguito ieri pomeriggio. Contestualmente il pm ha autorizzato la sepoltura, tanto che la famiglia ha fissato una cerimonia funebre per per oggi alle 19, nella chiesa parrocchiale di Ponte dei Nori, quartiere valdagnese dove la coppia alloggiava dall’inizio di quest’anno. La moglie aveva raggiunto il marito in previsione della durata degli scavi per collegare Malo a Castelgomberto, prevista in cinque anni almeno. Si tratta della galleria più lunga della superstrada con i suoi sette chilometri di tracciato.

Per la tragica morte di La Ganga, il pm Chimichi ha notificato un avviso di garanzia a quattro persone legate al Consorzio Sis che sta realizzando la superstrada: i legali rappresentanti Matterino Dogliani e Hevia Jaime Dominguez Valdes, il capocantiere Luigi Cordaro e il responsabile della sicurezza Ferruccio Barbiero. Quattro indagati per omicidio colposo, un atto dovuto quello compiuto dal magistrato.

L’esperto operaio, che aveva lavorato anche in altre gallerie della superstrada, è stato schiacciato da un masso pesante staccatosi dalla volta, decedendo sul colpo a causa di politraumatismi letali.

Le indagini, svolte dai carabinieri della stazione di Malo, hanno comportato il sequestro del cantiere come primo provvedimento.

L’esito dell’autopsia potrà chiarire a moglie e figli come possa essersi verificata una simile disgrazia, nonostante l’esperienza dell’operaio e le misure di sicurezza approntate. Dopo la commemorazione in chiesa a Ponte dei Nori, la salma sarà caricata su un volo in partenza da Tessera alla volta di Catania. L’intenzione della famiglia è quella di officiare il funerale a Venetico, il paese in provincia di Messina dove La Ganga è nato e vissuto, dov’è conosciuto da tutti come Ciano e gli vogliono bene. M.SAR. e A.C.

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