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Sì alla canonica per i bisognosi purché del posto

La chiesa di Ss. Trinità con la canonica a fianco.  FOTO DONOVAN CISCATO
La chiesa di Ss. Trinità con la canonica a fianco. FOTO DONOVAN CISCATO
La chiesa di Ss. Trinità con la canonica a fianco.  FOTO DONOVAN CISCATO
La chiesa di Ss. Trinità con la canonica a fianco. FOTO DONOVAN CISCATO

Hanno votato in più di mille anche se il parroco don Guido Bottegal ha voluto sottolineare «che non si trattava di una votazione ma di una consultazione del cui esito terremo conto». In ballo c’era il futuro della canonica di Ss. Trinità, vuota da tre anni a questa parte visto che con l’avvento della nuova unità pastorale che mette assieme anche le comunità di S.Croce e Piane, i sacerdoti si erano trasferiti a S. Croce. Ebbene, don Guido ha voluto consultare i fedeli distribuendo le schede in cui si chiedeva per prima cosa se si era favorevoli o meno all’accoglienza in canonica di una presenza stabile. I NUMERI. Su 1.081 schede ritornate, 800 sono i pareri favorevoli, 123 i contrari, 95 dei quali proprio a Ss. Trinità. Chi votava sì doveva poi indicare la preferita fra quattro opzioni: famiglia bisognosa del territorio, famiglia proveniente dalla comunità Papa Giovanni XXIII, oppure migranti sostenuti dalla Caritas o provenienti dai corridoi umanitari gestiti dalla comunità S.Egidio. Le risposte sono state orientate prevalentemente sulle famiglie di di casa (256 su 286 pareri). Ai migranti sono andati 91 voti (S.Egidio) e 88 (Caritas). Ben 158 schede sono tornate prive di indicazioni. Oltre alle quattro opzioni ne è emersa una quinta, indicata in 79 schede dove si chiede il ritorno in pianta stabile di un sacerdote o di un diacono. IL COMMENTO. Nelle messe di domenica, giorno speciale per la parrocchia di Ss. Trinità che vide la luce l’8 dicembre 1970 e quindi nel giorno del suo 49esimo anniversario, don Guido ha ringraziato tutti: «Siamo compiaciuti per le numerose risposte avute. Terremo conto dei vostri pareri in consiglio pastorale. È stata un’esperienza importante per l’unità pastorale e averla vissuta durante le messe domenicali ha permesso non solo un’ampia partecipazione ma anche un respiro ecclesiale-spirituale a questo passaggio». A margine della consultazione, va detto che don Guido ha anticipato i tempi consentendo ai 16enni di esprimersi e, come ha voluto informarci una volontaria, c’è da riferire che la canonica rimane aperta tutti i giorni, in orari stabiliti, per le necessità dei parrocchiani. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Mauro Sartori

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