<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Roghi sul Summano, caccia ai piromani

Il rogo fotografato dai volontari della Protezione civile intervenuti sul postoMezzi dei vigili del fuoco in paese.  FOTO DONOVAN CISCATO
Il rogo fotografato dai volontari della Protezione civile intervenuti sul postoMezzi dei vigili del fuoco in paese. FOTO DONOVAN CISCATO
Il rogo fotografato dai volontari della Protezione civile intervenuti sul postoMezzi dei vigili del fuoco in paese.  FOTO DONOVAN CISCATO
Il rogo fotografato dai volontari della Protezione civile intervenuti sul postoMezzi dei vigili del fuoco in paese. FOTO DONOVAN CISCATO

È caccia ai piromani del Monte Summano. Dopo i roghi che l’altra sera sono tornati ad illuminare la notte sulla montagna, più di qualcuno sospetta che dietro agli episodi si celi la mano dell’uomo. Fiamme dolose, dunque, appiccate da ignoti per chissà quale folle disegno. Un’ipotesi ragionevole, visto l’orario in cui sono scoppiati i fuochi, intorno alle 19, e soprattutto viste le aree interessate, localizzate in due diversi punti, distanti l’uno dall’altro. La vegetazione secca ha favorito sicuramente il diffondersi delle fiamme. L’intervento dei vigili del fuoco, l’altra sera, si è concluso verso le 23, dopo lo spegnimento dei due focolai, uno in zona Cave e l’altro a Pra Minore. All’opera sulla montagna anche i circa 15 volontari della protezione civile della squadra Pasubio Alto Vicentino, con tre mezzi, rientrati poco prima di mezzanotte e mezza. «Non posso che ringraziare pubblicamente tutte queste persone per il loro servizio, che ha permesso di contenere la situazione di pericolo ed evitare un probabile disastro”, sono le parole del sindaco di Santorso Franco Balzi. Il primo cittadino ha lanciato anche un appello. «Invito tutti i cittadini in grado di farlo alla massima collaborazione , contribuendo al controllo del territorio e segnalando tempestivamente ogni informazione utile all’individuazione del responsabile, che dovrà rispondere sia penalmente che civilmente di quanto commesso». Ieri, in coordinamento con le forze dell’ordine, sono stati intensificati i controlli per evitare nuovi episodi. Nel frattempo, sia l’altra sera che ieri, i carabinieri forestali della stazione di Schio hanno eseguito diversi sopralluoghi nell’area interessata dai fuochi, con l’obiettivo di trovare tracce di eventuali inneschi utilizzati dai piromani per appiccare il fuoco. L’allarme, l’altra sera, è scattato intorno alle 19: dalla pianura erano ben visibili i fronti dei due incendi, lingue di fuoco che si stagliavano minacciose nel buio della notte. Sul luogo dell’incendio sono accorsi i vigili del fuoco del distaccamento di Schio con due mezzi, più altre due squadre di pompieri; richiesto anche l’aiuto dei volontari. Sulla montagna sono arrivati dunque anche gli operatori della protezione civile e i carabinieri forestali. I pompieri sono saliti da Santorso, lungo via della Stamperia e via Bassi, ma fin da subito le operazioni si sono rivelate difficoltose: i roghi erano localizzati in zone impervie, con una delle aree interessate raggiungibile solo a piedi. In ogni caso, alla fine i pompieri sono riusciti ad avere ragione delle fiamme e a fermare il propagarsi del fuoco nel bosco. Per alcune ore, è quasi sembrato di rivivere la situazione dell’aprile dell’anno scorso, quando pompieri e volontari fronteggiarono per giorni le fiamme sui boschi della montagna. La mente è tornata anche al marzo del 2017, quando un’ampia area del Summano fu devastata da un vasto rogo; in quegli stessi giorni, altri incendi scoppiarono nella zona di San Rocco, al Tretto di Schio. In quei casi, gli incendi risultarono dolosi. Per i nuovi episodi, proseguono indagini e accertamenti. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Matteo Carollo

Suggerimenti