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Schio

Pusher e irregolarità
Bar resta "a secco"
per due settimane

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Una pattuglia dei carabinieri (FOTO ARCHIVIO)
Una pattuglia dei carabinieri (FOTO ARCHIVIO)
Una pattuglia dei carabinieri (FOTO ARCHIVIO)
Una pattuglia dei carabinieri (FOTO ARCHIVIO)

SCHIO. Ormai diventato un "sorvegliato speciale", il bar "Le Fontane" resta "a secco" per quindici giorni. Il nucleo operativo e radiomobile dei carabinieri di Schio ha applicato ieri la sospensione dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande al locale.

 

Nei mesi passati, infatti, i militari hanno eseguito numerosi controlli e osservazioni a distanza a “Le Fontane”, tramite i quali sono riusciti a dimostrare la frequentazione abituale di pregiudicati, anche legati allo spaccio di sostanze stupefacenti, e che la ditta individuale, ora disconosciuta e riqualificata come Snc, non ottemperava a norme di sorveglianza, salute, sicurezza, valutazione del rischio e formazione dei lavoratori. Oltre alla denuncia dei due soci rumeni, di un consulente del lavoro scledense e di una dipendente rumena, l'Ispettorato del lavoro aveva elevato al bar una sanzione di circa 23 mila euro.

 

Tutte queste risultanze hanno permesso alla compagnia dei carabinieri di sottoporre un quesito sulla potenziale pericolosità sociale del locale pubblico alla questura di Vicenza, richiedendo l’emissione di un provvedimento cautelativo. Quest’ultima ha riconosciuto la validità di quanto riscontrato dai militari nei vari controlli ed ha emesso il provvedimento col quale è stata sospesa l’attività di somministrazione di alimenti e bevande per 15 giorni.

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