Ponti sotto osservazione Al via i lavori sul Leogra

Ponti sul torrente Leogra sotto i ferri a Schio, con una serie di interventi programmati per garantire la sicurezza anche in caso di terremoto. Procedono i lavori di rafforzamento dei manufatti cittadini sul torrente, opere che in alcuni casi rappresentano collegamenti e snodi fondamentali per la viabilità, percorsi ogni giorno da centinaia di veicoli. Il Comune ha deciso di revisionare i ponti, con un progetto che sta coinvolgendo quattro manufatti e che arriverà a costare, alla fine, circa un milione 100 mila euro. I lavori sono stati decisi dopo ricognizioni e verifiche puntuali, da parte dei tecnici comunali, che hanno passato ai raggi x i ponti sul Leogra per capire la loro solidità e le loro condizioni. Dopo gli interventi sul ponte di via Trento Trieste e su quello di Giavenale, è stato approvato il progetto definitivo per i lavori di rafforzamento sismico e di manutenzione straordinaria del ponte di viale Europa Unita. In base ai rilievi, sono emersi problemi sulle spalle del manufatto: in sostanza la parte di appoggio sulla riva del torrente ha bisogno di interventi, che prevederanno probabilmente la sostituzione di alcuni elementi. Per quest'opera la spesa prevista è pari a circa 450 mila euro; l'assegnazione dei lavori potrebbe avvenire già entro la fine dell'anno. Si tratta di un altro tassello nel puzzle della viabilità sicura in città. «I ponti di via Trento Trieste e di Giavenale sono già a posto – spiega l'assessore ai lavori pubblici Sergio Rossi -. Ora sono quello di viale Europa Unita e quello sulla strada provinciale Pasubio che connette via Vicenza e via dell'Artigianato ad aver bisogno di manutenzione. Il più vecchio è quello di viale Europa Unita; in questo caso, durante il cantiere, potrebbe essere limitata la circolazione dei veicoli sul manufatto, magari in occasione di lavorazioni particolari, istituendo un senso unico alternato». Si sono invece conclusi in aprile i lavori da 190 mila euro per la sistemazione del ponte di Giavenale. È stato quindi risolto un problema che era stato riscontrato nelle fondamenta del pilone centrale; sono state eseguite migliorie sulle fondazioni profonde corrispondenti alle spalle laterali, mentre sono stati installati degli attenuatori di urto elastici tra l'impalcato e le spalle, utili per assorbire eventuali forze sismiche parallele all'asse stradale. Sono stati poi posizionati parapetti anticaduta tra il ponte carrabile e quello pedonale, mentre le murature in calcestruzzo delle spalle sono state rivestite con materiale lapideo e la sede stradale è stata asfaltata. In precedenza, gli interventi avevano riguardato il ponte di via Trento Trieste, che proprio per problemi di staticità era stato interdetto ai camion. In quella occasione erano stati investiti 300 mila euro per una struttura percorsa quotidianamente da centinaia di veicoli; i rilievi avevano fatto emergere un elevato livello di corrosione del piano viario. Una situazione che era stata determinata dal sistema di scarico dell'acqua piovana. • © RIPRODUZIONE RISERVATA