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Schio

Profanata la chiesa, rubati calici e particole. Il parroco: «Temo riti occulti»

Nel mirino dei malviventi la chiesa San Giorgio di Poleo. Rubato l’antico calice e sottratta l’eucarestia dal tabernacolo, mentre non sono stati toccati i soldi delle offerte.
Il tabernacolo: i malviventi hanno rubato le particole e poi l’hanno richiuso a chiave (Foto TOGNAZZI)
Il tabernacolo: i malviventi hanno rubato le particole e poi l’hanno richiuso a chiave (Foto TOGNAZZI)
Il tabernacolo: i malviventi hanno rubato le particole e poi l’hanno richiuso a chiave (Foto TOGNAZZI)
Il tabernacolo: i malviventi hanno rubato le particole e poi l’hanno richiuso a chiave (Foto TOGNAZZI)

Profanata la chiesa San Giorgio di Poleo. Rubato l’antico calice e sottratta l’eucarestia dal tabernacolo, mentre non sono stati toccati i soldi delle offerte. «La mia paura è che vengano utilizzati per riti non religiosi» è il sospetto del parroco Monsignor Carlo Guidolin. I ladri, che quasi sicuramente hanno agito in coppia, sono entrati nella notte tra giovedì e venerdì, dopo che la chiesa era stata chiusa dopo i funerali del mattino. Probabilmente si sono nascosti nella stanza che dalla sagrestia sale al piano superiore e, quando si sono sentiti liberi di agire, hanno colpito l’anima della chiesa, sottraendo l’antico calice lasciato in dono dall’ex parroco don Antonino, una pisside con coperchio, una patena dorata, due coppette dorate, due teche dorate per la comunione ai malati, la scatoletta porta chiave del tabernacolo, un vassoio con le ampolle. Ciò che fa più male è pensare che si siano impossessati della pisside con le particole consacrate e il piccolo ostensorio con l’ostia consacrata.

Gesto sacrilego, il parroco sconcertato

A suscitare sgomento non è l’entità del bottino, quanto il gesto che ha costituito una vera e propria violazione del Santissimo nonché di un luogo sacro quale la chiesa parrocchiale. Affranto e sconcertato, il parroco mons. Carlo Guidolin non ha usato mezzi termini per commentare l’episodio «Il danno economico è il meno - afferma - sgomenta il gesto sacrilego, una vera e propria profanazione. Hanno portato via quello che per i fedeli è il corpo di Cristo consacrato». Un episodio sconcertante, mai accaduto. «Hanno aperto il tabernacolo - continua - e poi lo hanno richiuso a chiave, portandosela via. Ho dovuto chiamare il falegname al mattino successivo e all’apertura, l’amara sorpresa di trovarlo vuoto. Il timore, dato che i soldi non sono stati toccati, è che i vasi sacri e l’eucarestia vengano utilizzati per altri riti poco ortodossi. Non è una novità che qualcuno entri per sottrarre le offerte, purtroppo capita ovunque, ma essersi portati via eucarestia è un fatto gravissimo e che fa pensare. Una volta, per atti dimostrativi, prendevano le particole e le buttavano a terra». 

La denuncia ai carabinieri e l'appello

«Abbiamo provveduto a sporgere denuncia al comando dei carabinieri di Schio - conclude - e abbiamo avvertito il vescovo. Martedì, alle 20.30, faremo una preghiera per sensibilizzare le persone su quanto avvenuto e chiedere che chi ha commesso il furto si penta e ci riconsegni il tutto».

«Sono stupito perché una cosa così era impensabile» commenta Giuseppe Sola del consiglio affari economici della parrocchia. «Capisco se avessero preso i soldi, ma se si arriva ad aprire un tabernacolo, significa che l’obiettivo non sono i soldi, ma elementi che possono servire per un’attività non molto cristiana. Siamo in un momento in cui anche le chiese sono sempre più abbandonate e senza controllo. Poleo, come altre chiese, è un po’ isolata. Bisognerà valutare di installare delle videocamere di sorveglianza interne ed esterne. Frequento Schio da 30 anni e un atto del genere non l’avevo mai sentito. Non parlerei solo di ladri». 

Rubina Tognazzi

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