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San Vito di Leguzzano

Picchia la moglie ottantenne che finisce all'ospedale

L’accesso al pronto soccorso dell’ospedale Alto Vicentino
L’accesso al pronto soccorso dell’ospedale Alto Vicentino
L’accesso al pronto soccorso dell’ospedale Alto Vicentino
L’accesso al pronto soccorso dell’ospedale Alto Vicentino

Picchia selvaggiamente la moglie spedendola in ospedale dove non può tacere quanto accaduto, tanto dal venire cautelativamente ospitata in una struttura protetta. La violenza domestica scoppia in casa di una coppia di anziani italiani ultraottantenni al di sopra di ogni sospetto. Percossa dal marito, la povera donna si è vista costretta a ricorrere alle cure dei sanitari del pronto soccorso dell’ospedale Alto Vicentino che, individuata la causa delle lesioni, hanno informato i carabinieri della stazione di Schio che hanno inviato un codice rosso al sindaco di San Vito. A seguito delle violenze fisiche subite, sembra non fosse la prima volta, l’anziana è stata allontanata urgentemente da casa ed inserita in una struttura protetta a Schio.

Il Comune ha deciso di contribuire al pagamento del 50 per cento della quota di ospitalità in emergenza. Dopo la segnalazione pervenuta dai carabinieri gli amministratori sanvitesi hanno chiesto ai servizi sociali di monitorare la situazione della cittadina e della sua famiglia e nel frattempo è stata attivata l’unità valutativa multidimensionale distrettuale. Dall’incontro tra i servizi coinvolti e l’assessore ai servizi sociali Giovanna Laura Lucchini, tenuto conto delle caratteristiche specifiche del caso e della nota inviata dal centro antiviolenza di Schio, è emersa la necessità di inserire al più presto l’anziana in una struttura protetta. Vista la relazione dell’assistente sociale, che ha proposto di intervenire con un contributo economico, il Comune ha deciso di pagare per sei mesi, con possibilità di proroga, il 50 per cento della retta mensile della struttura in grado di offrire assistenza e protezione alla povera signora.

«Nessuno avrebbe mai pensato cosa stesse succedendo in realtà tra le mura di quella casa – interviene il sindaco Umberto Poscoliero -. Sappiamo che in paese ci sono altre situazioni difficili ma non così gravi da sfociare in denuncia penale. Pur essendo la prima esperienza per quanto riguarda casi di violenza domestica, la nostra struttura ha saputo affrontare nel migliore dei modi questa vicenda che, grazie alla collaborazione della signora e di tutti i servizi coinvolti, ci ha permesso di intervenire rapidamente evitando conseguenze più gravi». Il primo cittadino coglie l’occasione per invitare le vittime di qualsiasi tipo di violenza a trovare il coraggio di segnalarle al comune, alle forze dell’ordine o ai servizi sociali perché potranno sempre contare su persone disposte a trovare le soluzioni migliori per risolvere i loro problemi con la massima discrezionalità e riservatezza. «Nel frattempo il marito della vittima si è reso conto che era meglio anche per lui collaborare per trovare una soluzione a questo problema spinoso – conclude Poscoliero -. Pertanto ha accettato di essere ricoverato in una casa di riposo e così, appena sarà liberata, la moglie potrà tornare a vivere nella propria abitazione». 

Bruno Cogo

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