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Santorso

«Pesava 685 grammi
ma ha lottato
e adesso sta bene»

Papà, mamma e Giovanni felici
Papà, mamma e Giovanni felici
Papà, mamma e Giovanni felici
Papà, mamma e Giovanni felici

SANTORSO. «Il mio guerriero si chiama Giovanni, è nato che pesava appena 815 grammi, un fagottino di appena 32 centimetri ma ce l’ha fatta, nonostante il calo fisiologico che lo ha portato ad un peso di 685 grammi, poco più di un pacchetto di pasta».

A parlare è una mamma speciale, Paola Greselin di Santorso: il 7 settembre del 2015 ha dato alla luce il suo primogenito ad appena 25 settimane di gestazione. Giovanni aveva voglia di vedere il mondo ma prima del dovuto perchè normalmente si parla di gravidanza a termine tra la 38 e la 42ima settimana. Giovanni è rimasto in terapia intensiva neonatale 88 giorni, per un primo periodo al San Bortolo di Vicenza, poi all’ospedale Alto Vicentino di Santorso, accanto alla mamma che 24 ore su 24 ha lottato con lui per farlo crescere.

È lei che si è data da fare per illuminare di viola il santuario del Santorso nella giornata di oggi dedicata a livello mondiale al neonato pretermine: «Ringrazio il sindaco Franco Balzi, l’assessore Elena Zavagnin e il parroco per aver accolto la mia richiesta. Il mio obiettivo è infondere coraggio alle mamme che come me hanno affrontato questo lungo percorso e sensibilizzare sull’argomento perché non tutti sanno che un bambino su dieci nasce prematuro».

«A settembre 2016 sono già 137 i neonati pretermine nel nostro ospedale – conferma Marcello Scollo, primario di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Santorso – Quest’anno supereremo il numero di prematuri del 2015 ma siamo comunque in linea con i dati nazionali. Nel 2016 il neonato più piccolo nato pretermine pesava appena 495 grammi. Per i genitori che si trovano in questa situazione la nostra Ulss ha previsto un percorso di psicologia clinica e un follow up fino al compimento dei 3 anni. La mamma ha poi a disposizione una stanza in ospedale per poter stare accanto al suo bambino».

Paola Greselin e il marito Alberto hanno accettato anche di essere tra i protagonisti della mostra fotografica sulla prematurità allestita all’ospedale Alto Vicentino; in questi giorni inoltre al nosocomio sono presenti altre mamme che distribuiranno coccarde viola per sensibilizzare sul tema. «Giovanni ora ha superato l’anno di vita e pesa più di 10 chili – racconta con orgoglio Paola Greselin – Il nostro è stato un percorso pieno di timori ma positivo grazie al sostegno del personale ospedaliero col quale si è instaurato un rapporto di familiarità e alla complicità con le altre mamme. Abbiamo pregato tanto per Giovanni e tanti hanno pregato per lui per questo siamo felici che il Santuario del nostro paese oggi e domani sia illuminato di viola».

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