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Malo

Operaio morto nel tunnel della Pedemontana: un tecnico a patti, sette assolti

Il dramma avvenne nell’aprile di 5 anni fa. Morì Salvatore La Ganga, schiacciato da un masso caduto dal soffitto della galleria
Il dramma avvenne nell’aprile di 5 anni fa. Morì Salvatore La Ganga, schiacciato da un masso caduto dal soffitto della galleria
Il dramma avvenne nell’aprile di 5 anni fa. Morì Salvatore La Ganga, schiacciato da un masso caduto dal soffitto della galleria
Il dramma avvenne nell’aprile di 5 anni fa. Morì Salvatore La Ganga, schiacciato da un masso caduto dal soffitto della galleria

Un tecnico a patti, un altro a giudizio. Tutti i vertici delle società, e le imprese stesse, assolti. Si è chiusa ieri pomeriggio, cinque anni e mezzo dopo il dramma, l’udienza preliminare sulla morte di un escavatorista sotto il tunnel fra Malo e Cornedo nel cantiere della Pedemontana. Davanti al giudice Venditti e al pubblico ministero Parisi, è sceso a patti Ferruccio Barbiero, 62 anni, calabrese, responsabile di quel tratto di cantiere per conto di Sis: per lui un anno e mezzo di reclusione. Assistito dall’avv. Fabio Sebastiano, ha goduto della sospensione condizionale della pena.

È stato rinviato a giudizio, invece, Massimiliano Buzzi, 54, coordinatore per la sicurezza, che dovrà presentarsi in aula in marzo per rispondere di omicidio colposo. È stato assolto, perché il fatto non costituisce reato, Luigi Cordaro, 61 anni, capo cantiere, e per non aver commesso il fatto Matterino Dogliani, 78, presidente del consorzio Sis, il legale rappresentante di Sis, Hevia Jaine Dominguez Valdes, 51; e ancora Roberto Bonomi, responsabile lavori di Spv; Adriano Turso, direttore lavori Spv; Claudio Dogliani, amministratore delegato di Inc; Fabio Saretta, dipendente Sis. La procura aveva chiesto tre condanne, ma in aula è prevalsa la tesi delle difese, con l’avv. Pierluigi Ciaramella. Prosciolte inoltre dalla responsabilità amministrativa le società Sis e Inc Spacon di Torino per l’insussistenza dell’illecito contestato.

Il terribile incidente avvenne il 19 aprile del 2016. In base a quanto emerso, il giorno della tragedia La Ganga, che era originario del Messinese ma si era trasferito con la famiglia a Spagnago di Cornedo, era entrato con un escavatore nel tunnel che sbocca a San Tomio e che, a lavori conclusi, collegherà la frazione di Malo con Castelgomberto. Dalla volta della galleria si staccò un enorme masso e una parte delle rocce cadde sulla macchina operatrice senza lasciare scampo al conducente. Subito dopo il crollo era scattato l’allarme e al cantiere si erano precipitati il Suem e i vigili del fuoco. Purtroppo, però, a nulla erano valsi i tentativi per salvare la vita al lavoratore.

La procura di Vicenza aprì subito un’inchiesta ipotizzando il reato di omicidio colposo e ponendo sotto sequestro il cantiere. Da un nome iscritto nel registro degli indagati si passò presto a quattro, poi a dieci e infine, alla conclusione delle indagini preliminari che risale a gennaio dell’anno scorso, a quattordici: dodici indagati e due aziende. All’udienza preliminare sono invece arrivati nove imputati e le due società. 

Nel frattempo, a ottobre dell’anno scorso il tribunale di Vicenza ha disposto il dissequestro dell’accesso alla galleria “Malo” sul lato di San Tomio, che era rimasta bloccata a lungo, perché ritenuta non sicura dagli inquirenti.

 

Diego Neri

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