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Pasubio, riaprono sentieri e ferrate

La sistemazione della ferrata sulla via Falcipieri. E.CU.La frana di Val Fontana d’Oro in fase di ricomposizione. E.CU.
La sistemazione della ferrata sulla via Falcipieri. E.CU.La frana di Val Fontana d’Oro in fase di ricomposizione. E.CU.
La sistemazione della ferrata sulla via Falcipieri. E.CU.La frana di Val Fontana d’Oro in fase di ricomposizione. E.CU.
La sistemazione della ferrata sulla via Falcipieri. E.CU.La frana di Val Fontana d’Oro in fase di ricomposizione. E.CU.

Sul Pasubio suona la campana dell’ultimo giro per i lavori in corso sulla Strada delle Gallerie e altri importanti sentieri delle Piccole Dolomiti. L’opera di riqualificazione della montagna vicentina che nel complesso vale 1 milione di euro portata avanti da Valli del Pasubio con un cospicuo finanziamento regionale negli ultimi mesi si era trasformata in una corsa contro il tempo per riuscire a portare a termine i cantieri nei tempi previsti. E gli effetti del cambio di passo si cominciano a vedere. Si stanno svolgendo in questi giorni infatti le opere di sistemazione idrogeologica che porteranno presumibilmente entro la fine del mese alla riapertura del tratto di Strada delle Gallerie sotto il passo di Val Fontana d’Oro, chiuso ormai da una decina d’anni per il rischio di frane, e della ferrata Falcipieri o delle “Cinque Cime”.

LE FRANE. «Molti interventi sono in stato avanzato» spiega l’architetto Carlo Costa, che dirige i lavori del progetto denominato “Va.po.re”. I tecnici di un’impresa specializzata recoarese hanno lavorato imbragati in parete per staccare diverse tonnellate di roccia instabile che minacciavano il sentiero di Val Fontana d’Oro e un tratto di Strada delle Gallerie la cui presenza da una decina d’anni aveva reso necessaria in via precauzionale una deviazione prima della galleria numero 40. Presto quindi sarà possibile ripristinare il tracciato originale della strada, (lungo la quale saranno installati anche dei corrimano in cavo d’acciaio per proteggere i punti più esposti) in tempo per festeggiare l’anno prossimo i suoi cento anni. Per quanto riguarda la ferrata Falcipieri, interdetta dopo la scarica di roccia costata la vita ad un escursionista scledense nell’ottobre del 2014, sono stati eliminati numerosi massi pericolanti cambiati cavi d’acciaio e chiodi deteriorati dalle intemperie. Durante questi interventi che causano la caduta di detriti i sentieri sottostanti vengono transennati e sono presenti movieri per evitare il transito.

IL PONTE. I lavori non interessano solo il Pasubio, ma anche il Sengio Alto, la catena sull’altro lato di passo di Pian delle Fugazze. È lì, sulla strada che porta dall’Ossario al passo di Campo Grosso, che è in corso il cantiere più complesso di tutto l’intervento: quello per la costruzione del ponte di corde in acciaio che permetterà di superare con una campata lunga cento metri la vasta frana che nel 2008 ha interrotto uno degli itinerari più amati dagli escursionisti vicentini e non solo. «Dopo vari imprevisti, ultimi quelli legati al maltempo, ora i plinti in cemento sono stati posati e si tratta di completare i lavori di carpenteria» spiega l’architetto Costa. La conclusione dei lavori, cui seguirà la riapertura della strada, è prevista anche per fine agosto. Sullo stesso versante è stato sistemato anche il sentiero degli arroccamenti, dove saranno installate delle passerelle per superare in sicurezza alcuni dei punti più esposti.

Elia Cucovaz

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