<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Parco Rossi a misura di disabile Ora arrivano i fondi europei

Una bella immagine del parco Rossi di Santorso.   ARCHIVIO
Una bella immagine del parco Rossi di Santorso. ARCHIVIO
Una bella immagine del parco Rossi di Santorso.   ARCHIVIO
Una bella immagine del parco Rossi di Santorso. ARCHIVIO

Turismo accessibile: a Santorso parte un nuovo progetto europeo per sviluppare tecnologie innovative che aiutino non solo i visitatori, ma anche le persone con disabilità a vivere un'esperienza immersiva nella natura e nella storia di Parco Rossi. Sono passati due anni da quando il giardino romantico, creato nel 1865 dall'architetto Antonio Caregaro Negrin su iniziativa dell'imprenditore Alessandro Rossi, ha riaperto i suoi cancelli ai visitatori con un nuovo sistema “user friendly”, ideato e coordinato dal Comune di Santorso per un importo di 220 mila euro cofinanziati all'80% dalla Regione nell'ambito del Fondo per lo sviluppo e la coesione, grazie al quale anche le persone con disabilità motoria e sensoriale hanno iniziato a scoprirne aneddoti e curiosità. L'attenzione verso la valorizzazione del patrimonio storico del paese e per il mondo della disabilità e le sue esigenze, ha portato il Comune a compiere un ulteriore passo avanti per lo sviluppo del turismo inclusivo: ovvero la partecipazione a “Gate”, progetto di cooperazione transfrontaliera, finanziato con 1 milione e 46 mila euro dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e Interreg Italia- Austria. «Santorso riceverà 169 mila euro con cui dovrà studiare e realizzare nuove strategie per implementare il turismo accessibile nel parco di villa Rossi- spiega Antonio De Martin project manager dell'iniziativa per il Comune di Santorso- Attualmente siamo nella fase preliminare del progetto in cui dobbiamo capire come, attraverso l'uso di nuove tecnologie come dispositivi mobili, realtà aumentata e virtuale, potremmo creare nuovi percorsi guidati nel parco adatti a tutti i visitatori. Per turismo inclusivo, infatti, si intende la possibilità per chiunque, di vivere un'esperienza interessante e arricchente, indipendentemente da ostacoli ambientali, fisici, linguistici». Il project manager prosegue: «La cooperazione transfrontaliera è un elemento essenziale, necessaria non solo allo scambio di conoscenze, ma anche alla nascita di linee guida, linguaggi e standard uniformi per l'accoglienza inclusiva. I progetti pilota valorizzeranno siti tra loro diversi, a dimostrazione della flessibilità con cui possono essere applicati gli strumenti del turismo accessibile che non solo arricchisce, ma tutela i territori e il loro patrimonio». Concorda il sindaco Franco Balzi: «Per noi è una soddisfazione riuscire ad ottenere contributi e collaborazioni europee con cui, a piccoli passi, stiamo riuscendo a realizzare iniziative volte alla salvaguardia e valorizzazione del nostro patrimonio. Rendere sempre più accessibile Parco Rossi è solo l'inizio di un percorso più grande che mi auguro possa portare, in futuro, al restauro e alla sistemazione di villa Rossi». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Sara Panizzon

Suggerimenti