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Ostello di San Francesco Ecco i primi 11 pellegrini

Don Raimondo Sinibaldi benedice le stanze.  FOTO DONOVAN CISCATOIl primo gruppo di pellegrini con il sindaco Valter Orsi
Don Raimondo Sinibaldi benedice le stanze. FOTO DONOVAN CISCATOIl primo gruppo di pellegrini con il sindaco Valter Orsi
Don Raimondo Sinibaldi benedice le stanze.  FOTO DONOVAN CISCATOIl primo gruppo di pellegrini con il sindaco Valter Orsi
Don Raimondo Sinibaldi benedice le stanze. FOTO DONOVAN CISCATOIl primo gruppo di pellegrini con il sindaco Valter Orsi

«Ci affascinava l'idea di fare un percorso insieme e che avesse molteplici significati: culturali, storici e religiosi, per questo abbiamo intrapreso la Romea Vicetia, l'itinerario inserito nella Romea Strata, che da Rovereto ci porta a Vicenza e poi a casa, a Montagnana». Il racconto di Simone Corradin 39 anni, RobertoVolpato 43 anni e Giorgio Casazza 58 anni, tre dei primi undici pellegrini giunti lunedì nel nuovo ostello aperto nei chiostri di San Francesco a Schio, è denso di emozione. I camminatori, partiti da Rovereto, hanno percorso la Val Leogra scoprendone i paesi ed il patrimonio storico e naturalistico prima di arrivare in città dove sono stati accolti, negli alloggi con 14 posti letto, da Don Raimondo Sinibaldi dell'Ufficio Pellegrinaggi della Diocesi di Vicenza nonché promotore del progetto Romea Strata e dal sindaco Valter Orsi. «Non è solo un viaggio, ma un vero e proprio percorso interiore che ci rende sempre più consapevoli non solo delle bellezze del nostro territorio, ma anche dei nostri limiti e forze- proseguono i camminatori- Non siamo atleti, abbiamo fatto qualche tratto della via Francigena, e questa è la prima volta che percorriamo la Romea Vicetia: 150 chilometri». Il gruppo, composto da uomini, donne e due ragazzi di cui il più giovane di 16 anni, ha affrontato con spirito solidale le prove incontrate lungo il percorso: «Abbiamo sperimentato le fatiche del camminare come muscoli indolenziti, vesciche, cadute, ma in ogni occasione il gruppo aiutava chi era difficoltà- spiega Giorgio Casazza- La fatica si trasformava nella soddisfazione di arrivare al ristoro del giorno». «In ogni tappa - interviene Simone Corradin- abbiamo trovato persone accoglienti. Da Rovereto a Parrocchia, in mezzo al bosco, abbiamo incontrato un anziano che poi ci ha accolto in casa sua per offrirci una birra: un gesto inaspettato che ci ha dato gioia». «Abbiamo dormito sia in hotel, che nell'ex canonica di Sant'Antonio del Pasubio- prosegue Roberto Volpato- Ogni chilometro è un arricchimento, abbiamo recuperato il nostro ritmo e le relazioni umane». «Nel Medioevo, Schio era meta di pellegrinaggi e scambi commerciali con la Germania- spiega Don Raimondo Sinibaldi donando ai camminatori un rosario dalla Terra Santa- L'intento della Romea Strata è riscoprire queste antiche vie, per questo stiamo lavorando con i nostri partner europei per presentare la candidatura della Romea Strata al consiglio europeo per ricevere il riconoscimento di “Route Culturel”».«L'apertura dell'ostello segna non solo la riqualificazione di questo luogo simbolo della città- conclude il sindaco Valter Orsi- ma anche di come il progetto si sia radicato nel territorio trovando l'appoggio di realtà come l'azienda Zamberlan di Torrebelvicino che ha creato una calzatura per i viandanti». La gestione degli alloggi ora sarà affidata all'associazione Daisy, che cura la chiesa di San Francesco, le prenotazioni si effettuano contattando l’ufficio promozione del territorio del Comune e il prezzo per alloggiare nei chiostri varierà dai 12 ai 20 euro. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Sara Panizzon

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