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Note sovrapposte Concerti in “lotta” fra duomo e piazza

I manifesti che annunciano gli eventi esposti davanti al duomo.  FOTO DONOVAN CISCATOLa piazza, vista dal duomo, comincia ad affollarsi
I manifesti che annunciano gli eventi esposti davanti al duomo. FOTO DONOVAN CISCATOLa piazza, vista dal duomo, comincia ad affollarsi
I manifesti che annunciano gli eventi esposti davanti al duomo.  FOTO DONOVAN CISCATOLa piazza, vista dal duomo, comincia ad affollarsi
I manifesti che annunciano gli eventi esposti davanti al duomo. FOTO DONOVAN CISCATOLa piazza, vista dal duomo, comincia ad affollarsi

E c’è chi si lamenta che a Schio non si fa mai nulla per attirare spettatori. Invece fanno anche troppo, tanto dal sovrapporre un concerto di musica classica ad una festa rock, a pochi metri uno dall’altra, provocando quello che rischiava di diventare un emblematico caso da avvocato civilista con richiesta di risarcimento danni annessa. Perché della concomitanza non si era accorto nessuno fino all’altro giorno. IL FESTIVAL. Iera sera tornava in città, dopo sette anni di silenzio, il prestigioso festival organistico internazionale. Prima tappa ovviamente in Duomo, dove alle 20,30 era previsto il concerto del maestro Jean Baptiste Robin, titolare della Chapelle Royale di Versailles. Solo che quelli dell’associazione Ludus Soni si sono accorti venerdì che nella piazza sottostante il duomo erano previste dalle 20 esibizioni di swing, boogie woogie e rock’n roll acrobatico. E pochi passi più in là musica lice anni ’80 ed altre band disseminate in centro per il “September fest”, che proseguirà oggi con altrettante proposte musicali. Qualcuno se ne doveva accorgere ma così non è stato. MINACCE E DIPLOMAZIE. Il maestro francese ha subito chiarito che lui non avrebbe nemmeno iniziato a suonare sul Mascioni del 1942 se arrivavano suoni disturbanti dall’esterno. Gli organizzatori del festival hanno a quel punto affermato: «Se non si esibisce, chiederemo i danni per il mancato incasso e per il cachet che dovremo comunque pagare». Al palazzo municipale si sono accorti che stava accadendo l’irreparabile e, appunto, sono corsi ai ripari. Niente musica in piazza Rossi dalle 20,30 fino alla fine del concerto classico, non essendo possibile trasferire il rock altrove, con l’assessore alla cultura Barbara Corzato a vigilare che non vi fossero ulteriori intoppi. Intanto il centro si è riempito di gente, arrivata anche per affollare gli stand degli otto birrifici presenti. Un caso simile accadde qualche anno fa, con un concerto classico in Duomo in contemporanea con la sfilata dei carri mascherati. Ma lì si giocò sugli orari pomeridiani. Ieri sera invece l’organo ha battuto le chitarre elettriche, zittendole per un paio d’ore. Si rifaranno oggi. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Mauro Sartori

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