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SCHIO

Nasce un pozzo in Perù in memoria di Nadia

Nadia De Munari, la missionaria di Giavenale uccisa in Perù
Nadia De Munari, la missionaria di Giavenale uccisa in Perù
Nadia De Munari, la missionaria di Giavenale uccisa in Perù
Nadia De Munari, la missionaria di Giavenale uccisa in Perù

Un pozzo per non dimenticare Nadia De Munari, la missionaria scledense morta ammazzata in Perù. Sono passati quasi sei mesi da quella notte in cui la missionaria è stata colpita a morte mentre dormiva, per un furto di cellulari da un ragazzo della baraccopoli introdottosi all’interno della casa famiglia dove viveva Nadia. Una vita strappata per mano di un giovane figlio di quella comunità peruviana che lei aveva sempre aiutato, comunità che la sorella di Nadia e le sue cugine vogliono ancora aiutare. Un pozzo per estrarre acqua potabile per la comunità: questo era il desiderio di Nadia che si sta concretizzando proprio in questi giorni. Una trivella è già presente nella parrocchia di Nuevo Chimbote, più esattamente a Carbonera da padre Samuele, sempre della Omg. «È stata fatta una riunione con il villaggio – racconta la sorella di Nadia, Vania – e tutti sono rimasti senza parole quando è arrivata la notizia della volontà della famiglia De Munari». Dagli ultimi rilevamenti idrogeologici hanno individuato a Carbonera, parrocchia sempre di Nuevo Chimbote, vicina a quella di Nadia, un posto leggermente in collina con acqua pura. «Hanno trivellato per oltre 70 metri - continua Vania - e l’acqua cristallina è stata trovata. Ora bisogna andare avanti. Ai primi di novembre inizieranno con lo scavo e ora stanno valutando come portare l’acqua nelle case». Un progetto ambizioso e molto costoso, ma fortemente voluto. «Nadia era per me come una sorella - spiega Laura De Munari cugina e promotrice del progetto - e il dolore è stato così forte che è nata la necessità di trasformarlo in qualcosa di bello che potesse essere di aiuto per i bambini e i poveri a cui Nadia teneva tantissimo. Attraverso l’acqua, che è vita, Nadia continuerà a essere tra di noi». Il progetto, che Nadia voleva portare avanti ancora mentre era in vita, ora sta per concretizzarsi grazie anche al supporto di un amico di Laura che la sta aiutando. «Io e il gruppo “Insieme per la missione” dei Saveriani di Vicenza - spiega Paolo Stella - abbiamo partecipato a progetti internazionali che riguardano l’acqua e quello di Nadia è l’ultimo. Abbiamo sensibilizzato le scuole. Avendo esperienza, la cugina di Nadia è venuta a chiedermi consiglio». Tutto procede abbastanza bene e l’impegno maggiore è reperire i fondi che mancano per continuare i lavori. Per chi volesse sostenere la costruzione del pozzo IT07A0866960790001000946584 causale "un progetto per Nadia" intestato a Associazione Don Bosco.

Rubina Tognazzi

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