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Schio

Marta al timone degli industriali «Sicurezza sul lavoro la priorità»

Pietro Sottoriva affida il raggruppamento a Silvia Marta (Foto Ciscato)
Pietro Sottoriva affida il raggruppamento a Silvia Marta (Foto Ciscato)
L'intervista

«Ti passo un testimone carico di impegni e ideali importanti, frutto di un lavoro di squadra che so tu riuscirai a portare avanti in modo ancora più deciso a favore del nostro territorio». Con queste parole Pietro Sottoriva, dopo aver guidato per quattro anni il raggruppamento Alto Vicentino di Confindustria Vicenza, si è rivolto a Silvia Marta, che gli succede per i prossimi quattro. All’augurio di buon lavoro ne ha aggiunto un altro: «Sono convinto che la vera ricchezza sarà quando tutto il territorio godrà dei vantaggi e del benessere creati da quanti hanno faticato per ottenerli, come hanno fatto i nostri anziani. Subito ti sembrerà tutto difficile ma poi il peso di questa responsabilità si trasformerà in entusiasmo».
E se l’entusiasmo traspare da occhi che brillano, e dalla standing ovation riservata a Sottoriva, la nuova presidente non ne ha fatto segreto. «Sono nata e vivo nell’Alto Vicentino» la sua premessa che diventerà impegno a lavorare come area, oltre ogni campanile. Da 20 anni Silvia Marta è alla guida, come amministratore delegato, della Siggi, azienda di San Vito di Leguzzano specializzata nella produzione di abiti da lavoro, fondata 56 anni fa dal padre e dallo zio. «Quello che metto a disposizione - annuncia - sono i miei 34 anni di lavoro in azienda, la mia modalità di agire in gruppo, visto che abbiamo una direzione collegiale con cinque soci. E la mia concretezza». Quella di chi non esita a tirarsi su le maniche e ai progetti fa seguire i fatti, per quanto spesso siano rallentati dalla burocrazia. L’esempio è fresco: il progetto Fabbricare salute, che l’ha vista impegnarsi a favore della sanità dell’Alto Vicentino in questo mandato: «Abbiamo messo a fuoco i progetti e raccolto i fondi - spiega - ma lavorare con il pubblico non è come essere in azienda dove si decide e si fa: ci sono dei passaggi burocratici che rallentano». E aggiunge «Mi è piaciuto molto far parte del raggruppamento Alto Vicentino. Pietro Sottoriva si è rivelato un leader, ha creato un’ottima squadra e mi sono sentita accolta, potendo lavorare su bei progetti». Gli anni di pandemia hanno limitato i rapporti con le amministrazioni pubbliche, e su questo ci sarà da lavorare. Conta di tenere contatti stretti con il mondo della scuola, di spingere sulle infrastrutture, ma la nuova presidente ha un tema che le sta molto a cuore ed è la sicurezza nel lavoro: «Non vedo l’ora di fare delle proposte».
Quello che non si aspettava, probabilmente, era di diventare lei presidente: «Subito ho detto no - confessa - questo in azienda è un momento molto sfidante. Poi mi sono confrontata con la mia famiglia, ma chi mi ha fatto decidere per il sì è stata mia madre, 85 anni e pure qualche acciacco. “È una bella occasione, chissà quante belle esperienze farai” mi ha detto. Ed eccomi qui». Pronta a mettere in gioco le sue competenze. «Ma non vedo l’ora di riunire il consiglio. Mi ha impressionato l’entusiasmo dei soci: c’è gente che ha ottime idee e ognuno può mettere a frutto le sue competenze. Rappresentiamo un territorio di 200 mila abitanti, con 33 comuni e più di 20 mila addetti nelle aziende associate. Siamo una delle zone più ricche d’Europa, seconda per export, abbiamo radici che affondano nella terra e la forza e la resistenza di chi è abituato a lavorare con umiltà e tenacia, le qualità che hanno dato successo a questa zona». 

 

Marialuisa Duso

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