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“Laurea” in ricordo di Francesco

La consegna dell’attestato universitario ai genitori di FrancescoFrancesco Zanella, 24 anni, morto lo scorso anno
La consegna dell’attestato universitario ai genitori di FrancescoFrancesco Zanella, 24 anni, morto lo scorso anno
La consegna dell’attestato universitario ai genitori di FrancescoFrancesco Zanella, 24 anni, morto lo scorso anno
La consegna dell’attestato universitario ai genitori di FrancescoFrancesco Zanella, 24 anni, morto lo scorso anno

[FIRMA]Francesco meritava la laurea in Ingegneria meccanica e meccatronica ma la sua giovane vita si è spenta a 24 anni, quando gli mancavano tre esami e la tesi era già abbozzata. L’università di Padova e i suoi docenti hanno voluto consegnare ai suoi genitori un “attestato alla memoria degli studi compiuti”. Una cerimonia commovente per ricordare uno studente brillante che lottava, dall’età di un anno, contro la distrofia muscolare.Francesco Zanella, di Magré, è spirato a metà settembre di un anno fa ma la sua memoria resta vivida non solo fra i parenti e gli amici, ma anche fra i suoi compagni di studi e gli insegnanti. Daniela Mappelli, pro rettore e Laura Nota, delegate in materia di inclusione per la disabilità, alla presenza del direttore del dipartimento, Giovanni Longo hanno donato a mamma Cecilia, papà Dario, presente la sorella Chiara, un attestato simbolico quanto sentito.Il professor Roberto Oboe, docente di Francesco, ha voluto tributare merito al livello alto di preparazione che lo studente aveva raggiunto, e alla sua determinazione nello studio, nonostante le difficoltà: «Dava importanza alla cultura con risultati ragguardevoli», ha sottolineato. Al momento della consegna si sono alzati tutti in piedi ed è scattato un lungo applauso.Crediamo sia stato un giusto riconoscimento al suo impegno - affermano mamma Cecilia e papà Dario. - Siamo orgogliosi del suo percorso scolastico. E alla tesi ci stava lavorando da tempo». Gli mancavano tre esami alla laurea. Stava già lavorando alla tesi, originale come soggetto: progettava un meccanismo per distributori automatici di bevande in grado di far uscire un caffè sempre alla medesima temperatura. E con gli studi voleva pure proseguire, perché puntava alla magistrale. A stroncarlo fu una crisi respiratoria nel letto di casa, quando cominciava a scrutare la retta d’arrivo del percorso universitario. Da quando aveva un anno Francesco combatteva con la distrofia muscolare e i suoi lo avevano ben presto avvisato a cosa andava incontro. Ma il ragazzo non si è mai perso d’animo e il suo impegno a scuola è sempre stato lodevole. Si è diplomato al liceo scientifico Tron con 88, ricevendo più volte, come altri suoi compagni, la lettera di congratulazioni dall’allora preside, Antonino Caruso. Nel frattempo coltivava passioni sportive (gran tifoso di Milan e Vicenza) e politiche (pochi giorni prima di morire si fece fotografare con una maglietta rossa di Libera, dopo l’appello pro migranti di don Ciotti.[END]© RIPRODUZIONE RISERVATA

Mauro Sartori

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