<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

La giovane veterana ora corre da sindaco «Progetti condivisi»

Piera Casara, 34 anni, candidata di “Cammino comune”
Piera Casara, 34 anni, candidata di “Cammino comune”
Piera Casara, 34 anni, candidata di “Cammino comune”
Piera Casara, 34 anni, candidata di “Cammino comune”

La rivoluzione gentile di Piera contro conflitti e toni accesi: «Coinvolgiamo tutti e programmiamo sul lungo periodo per ecologia, viabilità e rigenerazione degli spazi vuoti». Piera Casara, 34 anni, impiegata in una cooperativa sociale, ha deciso di sfidare Francesco Gonzo per la poltrona di sindaco di Isola Vicentina con la lista “Cammino Comune”. Casara, nonostante la giovane età è già una “veterana” della politica con 15 anni di carriera amministrativa alle spalle, perché il primo mandato da consigliera comunale lo ha iniziato nel 2004 e, dopo una pausa quinquennale, ha affrontato l'attuale giunta dai banchi dell'opposizione. «La decisione è maturata per la mia passione politica ma anche per la gratitudine nei confronti di Isola, una comunità che ho vissuto moltissimo e a cui vorrei restituire qualcosa». Come detto, l'esperienza amministrativa è lunga: «Ho avuto il tempo di pensare a cosa fare e di approfondire il tema delle competenze che è centrale per tutto il nostro gruppo. Mi piacerebbe che tutti potessero metterci il loro “zampino”, se una scelta viene fatta assieme si allarga il bacino dei responsabilità. È un modo nuovo e diverso di amministrare. La dinamica del conflitto è troppo diffusa nello scenario politico; su alcune idee si deve decidere, ma su altri aspetti la costruzione deve essere comune. La condivisione di un'idea può portare anche a cambiare le proprie convinzioni». Primo, “ascoltare”: «Bisogna avere cura delle relazioni. L'amministrazione su questo aspetto ha peccato. Per il nostro metodo ci vorrà più tempo, ma siamo anche convinti che i risultati saranno più duraturi». Secondo, “programmare”: «Prima di tutto non dobbiamo mai dimenticare che Isola è un paese che sta bene, possiamo permetterci di pensare alla pianificazione: dove vogliamo andare? Le scelte fatte solo “per principio” fanno danni. Siamo tutti d'accordo sulla raccolta differenziata, ma a Isola è stato fatto un accordo trentennale e la critica era andata sul piano finanziario a lungo termine, era stata fatta la dovuta programmazione? Una visione di lungo periodo è più faticosa e rischiosa ma amare il proprio paese è questo e va al di là di mettere una bandierina». Sì, ma entriamo nel concreto: «Cosa vogliamo fare con la natura che ci circonda? Come vogliamo salvaguardarla? Come valorizzarla salvaguardando la biodiversità e le tradizioni? Ci sono molte aziende isolane che ci lavorano, coinvolgiamole». La viabilità è un punto nero, tra la provinciale 46 e la discussa isola ecologica. «Sappiamo che la viabilità va rivista, ma ci siamo chiesti cosa serva veramente a Isola? Dovremo capire, infine, come valorizzare alcuni edifici comunali. Ci sono progetti interessanti per l'ala delle scuole elementari di Isola, per il parco di Villa Cerchiari e tanti spazi nelle frazioni? Ogni paese che compone Isola deve essere protagonista». Casara non rinuncia a due riflessioni declinate al femminile: «Le ragazze dovrebbero poter continuare a fare sport dopo le scuole medie e si dovrebbero sfruttare arte e cultura per trovare un momento di riscatto» • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Karl Zilliken

Suggerimenti