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L’arciduca racconta le imprese dell’avo che fu imperatore

Il sindaco Bettanin fra l’arciduca Markus e la consorte.  A.D.R.
Il sindaco Bettanin fra l’arciduca Markus e la consorte. A.D.R.
Il sindaco Bettanin fra l’arciduca Markus e la consorte.  A.D.R.
Il sindaco Bettanin fra l’arciduca Markus e la consorte. A.D.R.

Lezioni di storia cinquecentesca al teatro San Sebastiano, con un docente d’eccezione: l’arciduca Markus Asburgo Lorena, discendente di Maximilian I , morto a Wels nel 1519, imperatore del Sacro Romano Impero e fondatore dell’impero universale asburgico. Il convegno, organizzato dalla Fondazione Via Asburgo, Associazione Forte Maso e Comune di Valli, è stato l’opportuna occasione nelle celebrazioni dei 500 anni della scomparsa dell’imperatore per ricordare, come ha ricordato Marco Brunello, presidente della Fondazione,« l’attività storica e culturale di un sovrano illuminato negli anni del rinascimento europeo». Dopo i saluti delle autorità, l’arciduca ha tracciato le tappe principali della vita dell’antenato, « personalità poliedrica, riformatore, mecenate e brillante nella politica matrimoniale». Elena Filippi, storica dell’arte, nell’approfondita lectio magistralis ha sottolineato come «Maximilian I fu per Durer quello che a Roma papa Giulio II fu per Michelangelo e Raffaello e con lui iniziò un periodo di splendore per la cultura europea». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

A.D.R.

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