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Schio

Inquilini morosi nel condominio: tagliato il gas a tutto il palazzo

Il condominio Abetone di via Mantova, dove è stata sospesa l’erogazione del gas (STUDIOSTELLA/CISCATO)
Il condominio Abetone di via Mantova, dove è stata sospesa l’erogazione del gas (STUDIOSTELLA/CISCATO)
Il condominio Abetone di via Mantova, dove è stata sospesa l’erogazione del gas (STUDIOSTELLA/CISCATO)
Il condominio Abetone di via Mantova, dove è stata sospesa l’erogazione del gas (STUDIOSTELLA/CISCATO)

Pagano regolarmente le bollette, ma sono rimasti senza acqua calda perché la fornitura di gas del condominio è stata tagliata. È la vicenda che sta interessando alcune famiglie residenti nel condominio “Abetone”, a Magrè di Schio. Secondo quanto riportano alcuni residenti nel palazzo, che sorge in via Mantova, alcuni abitanti nello stabile da tempo non pagherebbero le spese condominiali, che comprendono i costi del riscaldamento centralizzato; a rimetterne, però, sono anche quanti saldano regolarmente le fatture, a loro volta rimasti senza acqua calda. 

Uno scenario surreale, che genera preoccupazione in vista dell’arrivo dell’inverno. Le spese condominiali del palazzo di via Mantova comprendono la quota per il riscaldamento e l’acqua calda, in quanto l’edificio è dotato di un’unica caldaia. Per il gas dei fornelli e la corrente elettrica, invece, ogni condomino ha le proprie bollette. Secondo le testimonianze, alcuni residenti non avrebbero pagato gli importi condominiali e la situazione di morosità avrebbe portato la ditta fornitrice del gas a interrompere l’erogazione per tutti.

«È vergognoso - lamenta Eleonore Faucher - mio marito si sta facendo la doccia con le casseruole di acqua calda. Se la gente pagasse non ci sarebbe alcun problema. Abbiamo pensato di installare un boiler per il nostro appartamento. È scandaloso». «È la seconda volta che ci staccano il gas - riferisce Sanela Besinovic - finché è caldo, mi lavo con l’acqua fredda. Ci siamo informati per installare un boiler o una caldaia solo per noi, ma non è un intervento immediato». «Io e la mia ragazza ci laviamo dai miei genitori e dai suoceri - si associa Vittorio Orlandini - noi siamo a posto, non so quali siano i condomini che non pagano». «Già a metà maggio eravamo rimasti senza acqua calda - ricorda una condomina che preferisce rimanere anonima - poi la fornitura è stata riattivata; dal 10 luglio scorso, però, è nuovamente staccata. Il problema è che manca l’acqua calda, non so cosa faremo per il riscaldamento, non possiamo stare al freddo. Noi paghiamo regolarmente, perché devo penare e non posso godere di un mio diritto?». 

La situazione sembra non avere via d’uscita, se non quella del ricorso alle carte bollate. «In un condominio nessuno può sottrarsi alle spese condominiali, altrimenti i servizi vengono sospesi - spiega Lucio Frigo, presidente della sezione di Vicenza dell’Anaci, l’Associazione nazionale degli amministratori condominiali e immobiliari - di fronte a residenti che non pagano, l’amministratore deve mandare un sollecito e, se non ottiene risultato, una raccomandata. Se neanche questa sortisce l’effetto, si deve passare alla lettera dell’avvocato e al decreto ingiuntivo. Se la situazione non si risolve, resta la via della giustizia ordinaria, che può portare ad un’ipoteca sull’appartamento del condomino moroso o anche al pignoramento dell’immobile». 

 

Matteo Carollo

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