Rapinano e picchiano un 14enne davanti ad un bar: arrestati due componenti della famigerata baby gang che negli scorsi anni si rese protagonista di numerosi episodi violenti e criminosi. Anche se parlare di baby gang per Mohamed El Farah, 25 anni, fedina penale da record per la sua età, forse è esagerato. Ma è sempre stato elemento di spicco di quella banda con molti minori di cui faceva parte Fadwa Ijaouane, allora minorenne ed oggi 19enne, anche lei in manette con il suo compagno. È stata proprio la ragazza a fare scoppiare la scintilla della violenza. Aveva notato un adolescente con addosso un paio di cuffiette Apple Airpods: «Dalle a me», gli ha detto, strappandogliele dalle orecchie. Il ragazzo si è difeso, ha tentato di riprenderle e a quel punto è intervenuto El Farah, che lo ha preso a pugni e calci appena fuori dal Blu Bar di via Baccarini, a dieci metri dal locale di via S. Giovanni Bosco che lo stesso marocchino mise a ferro e fuoco, assieme ai suoi sodali, poco più di un anno fa, picchiando a sangue il barista che stava tentando di fermarli mentre infrangevano i finestrini delle auto in sosta. Il 14enne è finito al pronto soccorso di Santorso dove è stato medicato per le escoriazioni ai polsi e un ematoma all’anca destra, con prognosi di quattro giorni. Sul posto sono subito intervenute due pattuglie dei carabinieri della Compagnia di Schio che sono riuscite a bloccare la coppia prima che si desse alla fuga. Contestualmente i militari hanno recuperato la refurtiva e acquisito i filmati delle telecamere poste in zona (a pochi metri c’è la stazione ferroviaria), che confermavano in toto la dinamica del reato come raccontata dai testimoni. I titolari del Blu bar, ex Violaviola, in centro storico, di nazionalità cinese, non vogliono rilasciare commenti: «I carabinieri sono stati informati su ciò che abbiamo visto», dichiara uno dei gestori. Non è il primo caso di colluttazione in quell’area esterna, ma la prima da quando la nuova gestione è arrivata. GLI SVILUPPI. I due sono stati inizialmente condotti in carcere a Vicenza e a Montorio (Verona) con l’accusa di rapina e lesioni, con l’aggravante dell’efferatezza, visto lo scarso valore economico del bottino in rapporto alla violenza usata nei confronti di un minorenne. Ieri i due giovani sono stati interrogati dal giudice Gerace che ha convalidato gli arresti. Lei (difesa dall’avv. Silvia De Biasi) è tornata libera, lui (avv. Massimo e Andrea Rizzato) anche, ma con l’obbligo di firma. «Nei confronti di questo inqualificabile soggetto estremamente pericoloso, e di altri come lui - afferma il capogruppo consiliare di PrimaSchio, Alex Cioni - non vanno attuate solamente pene severe, che fino ad ora non ci sono state e che comunque non gli hanno impedito di continuare a turbare la nostra comunità, va avviato un procedimento immediato di espulsione dall’Italia». Intanto Eh Farah è già tornato a casa assieme alla complice. • © RIPRODUZIONE RISERVATA