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Il ricordo del martire di malga Bala

Foto di gruppo a seguito della cerimonia di Tarvisio.  K.Z.
Foto di gruppo a seguito della cerimonia di Tarvisio. K.Z.
Foto di gruppo a seguito della cerimonia di Tarvisio.  K.Z.
Foto di gruppo a seguito della cerimonia di Tarvisio. K.Z.

Si è rinnovato anche quest'anno il ricordo commosso della comunità isolana per l'eccidio dei dodici carabinieri caduti a Malga Bala, in Slovenia. Tra di essi, infatti, tra il 23 ed il 25 marzo del 1944, ha perso la vita anche il militare dell'Arma isolano Attilio Franzan. Alla cerimonia per rinnovare il ricordo nel 75esimo anniversario dell'eccidio, celebrata l’altra mattina nella chiesa dei Santissimi Pietro e Paolo di Tarvisio dall’ordinario militare Santo Marcianò alla presenza del generale Giovanni Nistri, comandante generale dell'Arma dei carabinieri, ha partecipato anche una folta delegazione isolana guidata dal sindaco Francesco Enrico Gonzo e composta da una pattuglia di nipoti del carabiniere Franzan che è morto a 28 anni mentre serviva la Guardia nazionale repubblicana. Il 2 aprile del 2009, Franzan è stato insignito della medaglia d'oro al valore civile con una motivazione che ripercorre esattamente le tappe dell'eccidio secondo quanto ad oggi è stato ricostruito: “In servizio al posto fisso di Bretto Inferiore, con altri commilitoni, veniva catturato da truppe irregolari di partigiani slavi che, a tappe forzate, lo conducevano sull'Altopiano di Malga Bala. Imprigionato, subiva disumane torture che sopportava con stoica dignità fino a quando veniva trucidato”. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

K.Z.

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