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Il centro diurno è realtà dopo l’alluvione del 2010

L’ingresso del centro diurno Spumaget.  FOTOSERVIZIO DONOVAN CISCATOFolla all’inaugurazione dei nuovi locali del centro
L’ingresso del centro diurno Spumaget. FOTOSERVIZIO DONOVAN CISCATOFolla all’inaugurazione dei nuovi locali del centro
L’ingresso del centro diurno Spumaget.  FOTOSERVIZIO DONOVAN CISCATOFolla all’inaugurazione dei nuovi locali del centro
L’ingresso del centro diurno Spumaget. FOTOSERVIZIO DONOVAN CISCATOFolla all’inaugurazione dei nuovi locali del centro

Erano finiti sott'acqua nel 2010 a Cresole, ora trovano casa ad Isola. È stata inaugurata l'altro giorno la nuova sede del centro diurno Spumaget in via Monte Grappa. Si tratta di una struttura semi-residenziale composta da cinque locali su 200 metri quadrati che si rivolge a dieci persone di tutto il territorio di Ulss 8. I locali dove una volta c'era la scuola elementare sono stati dai in comodato d'uso gratuito dal Comune ad Ulss che ha investito in tutto 170 mila euro. Di questi, 50 mila euro erano arrivati da una raccolta fondi di deputati e senatori della Lega. Nei locali completamente rinnovati con laboratori, servizi ed aree di riposo lavoreranno cinque operatori tra cui un educatore professionale e quattro operatori socio-sanitari. L'assessore regionale alla sanità ed al sociale, Manuela Lanzarin ha inaugurato la struttura: «Quando le cose si vogliono ed hanno una base ben definitiva, noi ci siamo. Il confine tra la parte sociale e socio-sanitaria è labile ma dobbiamo creare integrazione. Questo è un importante appoggio alle famiglie per la crescita e la socializzazione ragazzi in un percorso definito. Le filiere che creiamo sono importanti con partnership composite tra pubblico e privato. Quando il centro di Cresole è finito sott'acqua durante l'alluvione del 2010, io, Manuela Dal Lago, Stefano Stefani e Paolo Franco ci siamo attivati ed ora siamo qui». «Questa è una delle vicende che mi porterò dentro per sempre – ha proseguito il direttore generale di Ulss 8 Berica, Giovanni Pavesi-. L'abbiamo seguita assieme all'assessore Manuela Lanzarin, dopo alluvione del 2010. Abbiamo avuto tempi lunghi, è vero, ma abbiamo portato in fondo l'impegno che avevamo preso. Si tratta di una struttura per una decina di ospiti che garantisce la qualità dell'assistenza e delle relazioni. Potrebbe essere il primo nucleo di un'area importante per tutto il territorio. Solo facendo rete affronteremo il futuro». Il sindaco Francesco Enrico Gonzo ha concluso: «L'area era stata dismessa come scuola qualche anno fa, quando le elementari sono state spostate in zona Vallorcola ed è stata rivitalizzata con interventi a conclusione di un percorso iniziato prima del mio mandato. Quella trovata è una soluzione che ci dà la possibilità di festeggiare assieme per una comunità più ampia. Ringrazio che ebbe la lungimiranza di mettere a disposizione uno spazio per aiutare la frazione di Cresole di Caldogno quando nel 2010 ce ne fu bisogno. È uno spazio comune che è stato messo insieme con grande sforzo, anche con l'aiuto dei parlamentari della Lega. Tante possono essere le amministrazioni: qui c'è attenzione ai più piccoli, ai più deboli, ai più fragili e alle loro famiglie». «È bellissimo – commenta la mamma di un'utente, Anna Maria -. Avendo più spazio, i ragazzi possono muoversi meglio. Se sono preparati psicologicamente, le cose nuove li attirano. Siamo tutti contenti: Isola è davvero un'isola felice». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Karl Zilliken

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