<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
San Vito di Leguzzano

Il capannone dismesso accoglierà rifiuti speciali

La ditta Equipe srl di Vicenza ha ottenuto l’autorizzazione per poter realizzare un impianto di stoccaggio e trattamento di rifiuti speciali, pericolosi e non, all’interno di un capannone dismesso nella zona industriale di San Vito di Leguzzano, all’altezza del civico 11 lungo la provinciale 46. 
Dopo aver esaminato la relazione tecnico-illustrativa del progetto presentato in Provincia la giunta comunale ha espresso parere favorevole, per quanto riguarda gli aspetti di propria competenza in materia urbanistica, alla realizzazione dell’impianto che è stato classificato come “industria insalubre”. 
«Si tratta di un’attività prevista dal piano degli interventi in una zona di completamento che non è soggetta a vincoli di carattere ambientale e che viene svolta all’interno di un capannone - spiega l’assessore ad ecologia e ambiente Mauro Anzolin - in fatto di sicurezza interna ed esterna abbiamo avuto tutte le rassicurazioni possibili. Ci è stato detto che non c’è da preoccuparsi perché non si tratta di un’attività inquinante, anzi favorisce il riciclo dei rifiuti, oltre ad essere soggetta a continuo monitoraggio e controllo da parte di Arpav».
Il progetto e lo studio di impatto ambientale, che chiunque abbia interesse può chiedere di visionare, saranno presentati alla popolazione domani, martedì 12 aprile, alle 18, nell’ex sala civica di via mons. Snichelotto. 
L’Area tecnica della provincia di Vicenza, Servizio rifiuti Via e Vas, ha comunicato la presentazione della richiesta di autorizzazione da parte di Equipe srl con un avviso al pubblico in cui si evidenzia che gli scarti conferiti all’impianto verranno selezionati e cerniti in base alle loro caratteristiche per separare le impurezze. Verrà effettuato inoltre il recupero di carta e metalli per l’ottenimento di EoW ed un raggruppamento preliminare di rifiuti speciali non pericolosi con conseguente deposito per singola tipologia in appositi contenitori per il successivo conferimento alle aziende specializzate nello smaltimento e nel riciclo. 
I possibili, modesti impatti derivanti dalla realizzazione dell’impianto, riguardanti in particolare l’impatto acustico ed il traffico veicolare in entrata e uscita, potranno interessare anche i territori di Schio, Malo e Marano. 
«È un’attività sicuramente utile al tessuto produttivo di tutto il territorio dell’Alto Vicentino e contribuirà a diminuire il quantitativo di rifiuti destinato all’inceneritore con conseguenti benefici ambientali – conclude il sindaco Umberto Poscoliero - nell’incontro che ho avuto con il titolare della ditta mi è stato illustrato il progetto industriale che prevede anche il potenziamento dell’organico con l’assunzione di manodopera locale».

Bruno Cogo

Suggerimenti