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Ha dolori al ventre Bimbo di tre anni muore in ospedale

L’ospedale Alto vicentino di Santorso dov’è deceduto il bimbo di tre anni.  STUDIO STELLA
L’ospedale Alto vicentino di Santorso dov’è deceduto il bimbo di tre anni. STUDIO STELLA
L’ospedale Alto vicentino di Santorso dov’è deceduto il bimbo di tre anni.  STUDIO STELLA
L’ospedale Alto vicentino di Santorso dov’è deceduto il bimbo di tre anni. STUDIO STELLA

La fine inspiegabile e repentina di un bimbo di tre anni sta straziando di dolore la comunità valligiana che si sta stringendo, nel dolore, attorno alla famiglia. Giulio ha avvertito l’altro pomeriggio forti dolori alla pancia. «Mamma, sto male». Erica capisce subito che il figlio sta soffrendo sul serio e, preoccupatissima, avvisa il marito Luca, decidendo per una corsa in ospedale a Santorso. I genitori Luca e Erica Cortiana, sposati da un anno e mezzo, temono una colica o un virus intestinale, non così raro nel periodo estivo. I sanitari lo hanno sottoposto agli esami del caso, fornendo prescrizioni mediche. E lo hanno dimesso perché, a loro avviso, le condizioni non sembrano così gravi. Il bimbo è tornato a casa, in Val Maso, contrada appena sopra Gisbenti e prima di Sant’Antonio, dove la famiglia è conosciuta. Ma i dolori non passano e si fanno sempre più lancinanti. E comincia il vomito. A questo punto mamma e papà hanno pensato ad un’unica soluzione: riportarlo in Pediatria da dove era appena stato dimesso. Nuova corsa verso il nosocomio orsiano, altro ricovero ma il piccolo si è spento senza che i sanitari potessero intervenire. Il tutto è avvenuto a distanza di poche ore, verso le 22 di lunedì notte. Una fine tragica quanto priva, per ora, di una spiegazione. L’ipotesi più probabile, visti i sintomi manifestati dal bimbo, potrebbe essere quella della peritonite acuta fulminante. Solo l’esame autoptico potrà stabilire la causa. Giulio nei giorni precedenti stava bene, giocava con la sorellina, non dava segni di malesseri da destare preoccupazione. Adesso un’intera comunità s’interroga e attende una risposta. Sarà fondamentale stabilire la tempistica, capire perché il piccolo è stato inizialmente dimesso e a fronte di che diagnosi. Intanto, i militari della compagnia di Schio, guidati dal capitano Jacopo Mattone, hanno acquisito le cartelle cliniche per ricostruire il dramma in tutte le sue fasi e hanno informato la procura. Ora spetta al magistrato di turno, il pm Luigi Salvadori, stabilire le iniziative investigative a cominciare dall’autopsia. Gli esami già avviati dalla direzione sanitaria segnano il passo. Nel pomeriggio di ieri dall’Ulss 7 è giunta questa nota: «La direzione desidera esprimere tutto il proprio cordoglio alla famiglia del piccolo Giulio. Il personale medico coinvolto nel caso aveva già manifestato la volontà di eseguire un’autopsia per cercare di capire le cause all’origine di questo improvviso decesso, ma nelle ultime ore è intervenuta direttamente la magistratura. In attesa delle decisioni della magistratura, l’Azienda assicura fin d’ora la massima collaborazione per cercare di chiarire le cause del decesso». Giulio è il nipotino della coppia che sabato scorso si è sposata in municipio a Valli e che si era ritrovata senza assessore celebrante per una serie di disguidi, risolti dopo quasi un’ora e mezza. Ed era al matrimonio a festeggiare gli amati zietti. Niente faceva presagire la tragedia dietro l’angolo. Ieri sui social valligiani in molti lasciavano messaggi di cordoglio e di ricordo di “un piccolo angelo vivace, sempre pronto a giocare e sorridere“ e all’ingiustizia di una morte tanto precoce e improvvisa. • (Ha collaborato Alberto Dalla Riva) © RIPRODUZIONE RISERVATA

Mauro Sartori

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