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Valli del Pasubio

Galline e anatre uccise. Allevatrice nel mirino

I ritrovamenti I vetri lasciati a terra e inghiottiti dagli animali da cortile che sono poi morti
I ritrovamenti I vetri lasciati a terra e inghiottiti dagli animali da cortile che sono poi morti
I ritrovamenti I vetri lasciati a terra e inghiottiti dagli animali da cortile che sono poi morti
I ritrovamenti I vetri lasciati a terra e inghiottiti dagli animali da cortile che sono poi morti

Non solo fastidiosi dispetti, ma soprattutto uno stillicidio di azioni da codice penale ai danni di una azienda agricola in contrà Penzi gestita da una giovane donna che ama il verde e gli animali. Un tormentone che assilla da una quindicina di anni Elena Fochesato, da quando la quarantenne ha lasciato la casa nel centro di Valli e il lavoro di barista e commessa per salire nella contrada ai piedi del Pasubio e dedicarsi in piena libertà all'allevamento di animali da cortile e alla coltivazione di ortaggi biologici. Una scelta che sognava dall'adolescenza, destinata a realizzarsi tre lustri fa con l'acquisto di una casa e di un fazzoletto di terra in una contrada valleogrina a quota 683 ai piedi del Pasubio con la terra buona per patate, fagioli e verzure di qualità. Nessun problema con i residenti fissi, una decina, che in estate sono quattro volte tanti, e in parecchie occasione hanno dato una mano alla contadina in erba.

 

 

Qualcosa, però, le è andato presto storto con problemi a non finire, visto che ignoti danneggiano da molto tempo e con frequenza quasi maniacale le tubature dell'acqua , gli attrezzi da lavoro, le recinzioni del terreno e ancor peggio, si accaniscono senza pietà contro gli animali. Le prime denunce alla stazione carabinieri di Valli risalgono all'agosto 2012, quindi a marzo 2014 fino ai fatti più recenti. « Proprio così - dice Elena - A parte le immondizie e la plastica che gettano tra le verdure, mi addolora che se la prendano con le bestie seminando in terra chiodi ricurvi, bocconi avvelenati e frammenti di vetro che sono micidiali per gli animali. A farne le spese, come confermato dal mio veterinario, sono state alcune galline e anatre, con vetri negli organi interni, senza contare poi un paio di conigli che ho trovato morti con la schiena spezzata probabilmente a colpi di bastone e alcuni gatti avvelenati e un altro con l'occhio spappolato . Un chiodo, volutamente ricurvo, mi ha forato recentemente gli stivali mentre raccoglievo gli ortaggi senza per fortuna ferirmi. Per sicurezza ho anche alzato la recinzione, ho messo una telecamera mobile e un cartello di avvertimento e ho denunciato più volte gli episodi ai carabinieri, ma a tutt'oggi questi gesti inqualificabili non sono cessati e io, del resto, non posso restare di guardia giorno e notte».

Difficile dire chi è o chi sono i responsabili delle malefatte, «anche se ci sono persone foreste che vengono spesso in contrada e passano davanti al mio terreno dove ci sono gli orti e una ventina di animali», sottolinea Elena. E aggiunge :« Però io non mi arrendo perché la passione per il verde e per gli animali è sempre viva nel mio carattere, costi quel che costi».

Alberto Dalla Riva

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