Sono purtroppo ancora senza esito le ricerche di Gianni Sadocco, il 62enne di Monselice (Padova), partito giovedì mattina per un'escursione dal Passo della Borcola, dove è parcheggiata la sua auto, e mai più rientrato. A lanciare l'allarme, la sera stessa, è stata la moglie che ha provato a lungo a chiamarlo al cellulare, che ha suonato libero fino alle 18 circa. Immediate sono scattate le ricerche alle quali stanno partecipando diverse squadre del soccorso alpino e dei vigili del fuoco, anche con l'ausilio di droni ed elicotteri.
Oggi, grazie al fondamentale contributo dell'elicottero dell'Aeronautica, proveniente da Cervia, e di quello dell'Esercito, da Casarsa della Delizia, una cinquantina di soccorritori sono stati trasportati in quota, sbarcati in diversi punti a cavallo tra le province di Trento e Vicenza, risparmiando mille metri di dislivello a piedi. Gli elicotteri hanno inoltre sorvolato a lungo i versanti. I soccorritori hanno percorso i sentieri sommitali, con particolare attenzione attorno a Malga Costa, il sentiero europeo E5 verso Monte Buso e l'itinerario della Val Gulva. Allargata l'area di indagine anche a zone considerate secondarie, come il Monte Maggio. Le squadre speleo hanno ridisceso la gola di un torrente e ispezionato trincee e grotte della Grande Guerra. Hanno preso parte alla ricerca soccorritori provenienti da tutte le Stazioni del Soccorso alpino XI Delegazione Prealpi Venete e delle Stazioni speleo di Vicenza e Veneto Orientale e squadre del Soccorso alpino trentino con le unità cinofile. Presenti anche i carabinieri di Rovereto.
Gianni Sadocco è alto un metro e 80, pesa 80 chili ed è calvo. Al momento di uscire indossava pantaloni neri, gilet nero, kway azzurra e gialla e aveva uno zaino rosso. Chiunque avesse sue notizie è pregato di contattare i carabinieri.