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Un 27enne di Schio

Dai dilettanti in Italia alla coppa in Estonia. «Un sogno da mediano»

Alessio Vitella in primo piano, con i genitori a spasso per Tallinn
Alessio Vitella in primo piano, con i genitori a spasso per Tallinn
Alessio Vitella in primo piano, con i genitori a spasso per Tallinn
Alessio Vitella in primo piano, con i genitori a spasso per Tallinn

«Ci sono tifosi che fanno migliaia di chilometri per assistere a partite del Barcellona, Manchester City, Bayern Monaco, Paris Saint Germain e via discorrendo.. Insomma…. “squadrette”!!! Sabato io volerò a Tallinn da Schio per assistere al match di campionato della mitica “Rumori calcio”. Forza ragazzi! Buona partita e fatemi divertire con una bella vittoria».
Messa così, sembra quasi una burla quella che lo scledense Alberto Vitella, noto sia per la sua attività professionale di commercialista che per essere uno dei promotori del “Sacrofest”, il festival al Sacro Cuore. Ma basta una telefonata per capire che fa sul serio. E che nei campionati estoni gioca veramente una squadra che si chiama “Rumori calcio”. Ed infine, e questo è il motivo, ci gioca suo figlio Alessio.

Cosa ci fa un 27enne scledense nel campionato estone? «A Tallinn Alessio lavora in un’azienda informatica da un anno e mezzo. La passione per il calcio c’è sempre stata ed ha trovato chi lo ha ingaggiato», precisa il padre. Va fatta una premessa: Alessio è stato un buon centrocampista nello SchioTorreValli ma il rientro nei week end da Tallinn per giocare nei nostri campionati dilettantistici non era contemplato. Il fatto è che nella capitale estone gioca una compagine italiana, almeno nelle origini, fondata nel 2015 da nostri emigranti e assurta alle cronache, anche quelle tricolori, per aver eliminato i semiprofessionisti del Merkuur Tartu dalla coppa di Estonia, avversari di grande tradizione nel calcio baltico. Una specie di favola come ogni tanto capita nei trofei britannici. Alessio viene definito un mediano nel sito della società ma non disdegna di andare a rete. Papà Alberto ha postato il tabellino della vittoria contro il Saku Sporting II per 3 a 1, con primo gol del figlio. 

La conferma di tutto arriva direttamente dalla capitale sul Baltico. «Ho giocato a calcio per molti anni nei settori giovanili di diverse squadre di Schio - spiega Alessio. - Dopo l'università mi sono trasferito a Tallinn per lavoro (programmatore in un'azienda informatica) a marzo 2020, e ho trovato questa squadra, fondata da italiani e formata prevalentemente da stranieri». 
Già, perché adesso di italiani nella rosa ce ne sono solo due. Gli altri sono russi, olandesi, polacchi, tedeschi, turchi, georgiani, egiziani, palestinesi, inglesi, irlandesi, svedesi e ovviamente estoni. L’ultima partita non è andata particolarmente bene: Rumori ne ha beccati sette dal Läänemaa JK Haapsalu. Ma papà Alberto non ha timore di fare un viaggio inutile. Intanto riabbraccerà il figlio, che è già andato a trovare in precedenza. E poi siamo in periodo di vacanze, e sul Baltico tira aria sicuramente più fresca che a Schio. In fin dei conti Rumori, pur essendo società dilettantistica, si sobbarca anche 2 mila chilometri per una trasferta di coppa.

 

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Mauro Sartori

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