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Santorso

Ciclista scappata dai talebani investita da un’auto pirata

Ferita la ciclista professionista afghana Yulduz Hashimi approdata nel Vicentino grazie a Alessandra Cappellotto. L’ira dell'ex campionessa: «Ora basta».
Yulduz Hashimi, 22 anni, conta di tornare presto in sella
Yulduz Hashimi, 22 anni, conta di tornare presto in sella
Yulduz Hashimi, 22 anni, conta di tornare presto in sella
Yulduz Hashimi, 22 anni, conta di tornare presto in sella

Ciclista investita da un’auto che, dopo averla buttata a terra, fugge senza prestare soccorso. L’episodio non ha avuto gravi conseguenze, ma ha scatenato le ire di Alessandra Cappellotto. Una sequenza già vista fin troppe volte, andata in replica l’altra sera appena fuori Santorso a spese di Yulduz Hashimi, di 22 anni, ciclista professionista di origine afghana

La storia della ciclista scappata dai talebani

Lei e sua sorella Fariba sono fuggite dal regime talebano e approdate in provincia di Vicenza per realizzare il loro sogno di sportive. A portarle al sicuro, assieme ad altre tre cicliste afghane, è stata Alessandra Cappellotto, che con il suo progetto “Road to Equality” si è meritata il premio “Sport e diritti umani” di Amnesty International
«Yulduz - racconta l’ex campionessa del mondo - era uscita poco prima delle 20 sulla sua mountain bike dotata di fanalini, quella che usa per i suoi spostamenti, quanto un’auto l’ha urtata da dietro. Chi si trovava al volante dell’auto ha tirato dritto e la ragazza è rimasta a terra. È stata soccorsa poco dopo da un’automobilista. L’atleta è stata portata in ospedale in ambulanza. Ha subìto una botta alla testa ma, per fortuna, gli esami clinici non hanno rilevato lesioni». 

L'ira di Alessandra Cappellotto

«È sempre la solita storia che si ripete - prosegue sconsolata la Cappellotto - questa volta non ci sono state conseguenza gravi, ma il senso di vulnerabilità e di impotenza per chi si sposta su una bici è sempre più grande». 
Al momento non è stata sporta denuncia. Yulduz Harimi tornerà presto ad allenarsi con la sua bicicletta da corsa, assieme alla sorella Fariba, in vista del debutto nella stagione agonistica 2023. Il 25 ottobre scorso in Svizzera è stato organizzato il campionato nazionale femminile afghano, a cui hanno partecipato le ragazze che Alessandra Cappellotto ha preso sotto la sua custodia. Fariba e Yulduz hanno tagliato il traguardo in quest’ordine.

Il sogno di Yulduz e Fariba sono i Giochi Olimpici di Parigi

Ad attenderle all’arrivo c’era un contratto con una società di respiro internazionale qual è il team Israel Premier Tech.  La loro massima ambizione è partecipare ai Giochi Olimpici di Parigi 2024, non da “rifugiate” ma come atlete temibili e rispettate, per fare onore ad un Paese, l’Afghanistan, dove il binomio donna e sport è ancora un’eresia. 

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Eros Maccioni

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