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Casa per gli artisti nei chiostri antichi di San Francesco

I chiostri quattrocenteschi di San Francesco
I chiostri quattrocenteschi di San Francesco
I chiostri quattrocenteschi di San Francesco
I chiostri quattrocenteschi di San Francesco

Uno spazio in cui vivere e allo stesso tempo creare e dare sfogo alla propria creatività, intrecciando relazioni con la comunità e con gli artisti locali. Lavori in corso, a Schio, per la creazione di una residenza d’artista, progetto che vuole aprire la città all’arrivo e all’accoglienza di artisti da tutto il mondo, seguendo il respiro internazionale di iniziative come la biennale “Di carta”. Un progetto che, una volta portato a termine, si rivelerà unico in Veneto. L’idea riguarda l’individuazione di uno spazio in cui gli artisti possano soggiornare e, al tempo stesso, lavorare alle proprie creazioni, trovando ispirazione dalla città e dal territorio circostante. Il Comune sta lavorando per definire il progetto, per il quale la location è già stata decisa: gli appartamenti dei chiostri di San Francesco, dotati di camere, servizi igienici, cucina, lavatrice e asciugatrice potranno accogliere i partecipanti. Allo studio anche l’allestimento di un laboratorio per gli artisti. Toccherà poi all’Amministrazione decidere chi ospitare in città, sulla base delle candidature presentate, per un periodo la cui lunghezza è in fase di definizione. L’idea è quella di riservare i locali agli artisti tra settembre e maggio, quando gli alloggi non saranno occupati dai pellegrini della Romea Strata. In base alle previsioni, la prima residenza potrebbe partire già dal prossimo settembre. In regione, in realtà, esisterebbero già due residenze d’artista, una a Venezia e una a Belluno. Pet la città lagunare, però, si tratta di un’iniziativa privata e legata a dinamiche commerciali, mentre l’esperienza bellunese è ispirata alle Piccole Dolomiti. In sostanza, quella di Schio sarà la prima residenza d’artista, in Veneto, realizzata da un assessorato e la prima libera da canoni prestabiliti. «È un passo coraggioso - spiega l’assessore alla cultura Barbara Corzato -. Al momento siamo in fase di redazione del regolamento. L’iniziativa avrà diversi vantaggi, per Schio: gli artisti potranno decidere di donare una loro opera alla città, oppure, nel corso della residenza, potranno organizzare incontri con la cittadinanza». L’esperienza scledense, dunque, prediligerà un atteggiamento di relazione con gli artisti locali e la popolazione. «Credo che la cultura sia di tutti - sottolinea l’assessore Corzato -. Quindi, se gli artisti organizzeranno incontri con i cittadini o dipingeranno un murales in centro, sarà un modo per comunicare alle persone che fare arte non è una perdita di tempo, ma un modo per regalare emozioni». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Matteo Carollo

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