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Gli eventi

Carnevale in era Covid: Malo ci prova, Schio prende tempo

Uno dei carri in concorso a Malo due anni fa (Studio Stella)
Uno dei carri in concorso a Malo due anni fa (Studio Stella)
Uno dei carri in concorso a Malo due anni fa (Studio Stella)
Uno dei carri in concorso a Malo due anni fa (Studio Stella)

A Malo vogliono fare il Carnevale 2022, che poi sarebbe quello del 2020 ritardato di un paio d’anni a causa della pandemia. Invece a Schio si riuniranno a breve per decidere sul da farsi ma c’è chi nicchia, anche a causa di ostacoli di natura politica, legati al mancato insediamento di cinque consigli di quartiere su sette.

Qui Malo Come anticipato, nel paese di Luigi Meneghello, di cui proprio a febbraio ricorre il centenario della nascita, motivo in più per non mollare la presa, la Pro loco avrebbe già varato le sfilate di carri allegorici, previste per le domeniche 20 e 27 febbraio, con gran finale martedì 1 marzo e gustoso anticipo con il concorso delle mascherine (da non equivocare con l’emergenza sanitaria) fissato per domenica 13 febbraio. Ci sono già stati vari incontri con le compagnie di carristi. La volontà di Pino Trone e collaboratori della Pro loco sarebbe quella di non saltare un’altra edizione, dopo quella monca di due anni fa e lo stop del 2021. Nel 2020 si fece la prima sfilata, poi scattò il lockdown e tanti saluti al Ciaci e alla “Pessa” da assegnare al vincitore. Va da sé che i carri del prossimo febbraio sarebbero gli stessi in gara 24 mesi prima, con i dovuti accorgimenti approntati dai carristi stessi per rinnovare le opere. Una novità dovrebbe essere rappresentata proprio dal Ciaci, che con il suo carro apre le sfilate. C’è l’idea di farlo nuovo, anche in vista del centenario del concorso di carri mascherati più famoso del Vicentino (e del Veneto, a dar retta ai cartelloni d’ingresso paese). Ricorrenza questa che cade nel 2024, con il dubbio che lo stop del 2021 non crei un buco nella sequenza storica. «Però c’è il discorso della pandemia che ci fa stare in ansia - fanno sapere dalla Pro loco. - Nel caso di ulteriori rinvii siamo già pronti con un’edizione estiva a doppia sfilata, diurna e notturna».

Qui Schio Ad otto chilometri di distanza la situazione non è migliore e non ci sono date già fissate, come ci fa sapere l’assessore alla cultura Barbara Corzato: «Abbiamo deciso un incontro con i carristi prima di Natale e lì valuteremo cosa fare. Per salvare la manifestazione in caso di restrizioni esistenti, potremmo decidere di spostarla nei quartieri, evitando la ressa di migliaia di persone in centro storico. Intanto i carri in gara per il trofeo del 2020 non sono ancora stati smontati e potrebbero riprovarci. Ma è prematuro sbilanciarci». Un problema è rappresentato dalla mancata elezione di cinque consigli di quartiere su sette. Dei due eletti, Centro e Giavenale, solo quest’ultimo ha una tradizione carnevalesca. E proprio ai Cdq veniva delegata l’organizzazione della manifestazione. Ma da qualche anno in città esiste anche la Pro loco, che potrebbe farsi carico delle incombenze. Anche a Schio il “trofeo di quartieri” 2020 non è stato assegnato malgrado la sfilata notturna ci fosse stata. 

 

Mauro Sartori

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