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Monte di Malo

Cane gettato nel dirupo: multa da 20 mila euro

Emplari simili a quello trovato nel sacco
Emplari simili a quello trovato nel sacco
Emplari simili a quello trovato nel sacco
Emplari simili a quello trovato nel sacco

La carcassa di un cane messa in un sacco nero e gettata in una scarpata. È quanto accaduto a Monte di Malo, dove il corpo senza vita dell’animale è stato trovato dagli agenti della polizia locale. I vigili sono risaliti al proprietario, un uomo di 48 anni di Isola Vicentina, che ora rischia una maxi multa da 20 mila euro. 
La vicenda vede come teatro contrada Ceola, nel territorio montemaladense. In base alle ricostruzioni, un giorno una residente nota lungo il declivio che costeggia la strada un sacco nero, con a fianco un cane, privo di vita. L’esemplare è un American Staffordshire Terrier che risulterà avere quasi quattro anni. La testimone lancia la segnalazione e sul luogo dell’avvistamento intervengono gli agenti del Corpo intercomunale di polizia locale di Malo e Monte di Malo. Nelle fasi del recupero, eseguito con i tecnici del servizio veterinario dell’Ulss 7 Pedemontana, appare evidente come il cane fosse stato posto all’interno del sacco, il quale si è poi strappato rotolando giù per il dirupo. La situazione insospettisce gli agenti coordinati dalla comandante Nadia Fochesato, che chiedono quindi di eseguire l’autopsia sul corpo dell’animale. L’obiettivo è quello di stabilire se l’esemplare possa essere deceduto in seguito a maltrattamenti. Gli esami autoptici, però, escludono l’ipotesi ed evidenziano una morte per cause naturali. Rimane sempre, però, la violazione amministrativa di abbandono di carcassa di animale, che prevede multe salatissime, da un minimo di 10 mila ad un massimo di 70 mila euro. L’abbandono della carcassa di un animale può infatti contribuire alla diffusione di infezioni. In più, se l’animale dovesse essere stato soppresso attraverso pratiche eutanasiche oppure avvelenato, il suo corpo senza vita rappresenta un pericolo per il resto della fauna: se altri animali dovessero cibarsi della carcassa, andrebbero incontro al medesimo destino.
I vigili urbani danno quindi il via agli approfondimenti, anche attraverso la lettura del microchip del cane, risalendo al proprietario, G. M. M., 48 anni di Isola. Agli agenti, l’uomo ha spiegato che aveva affidato la sepoltura del cane ad un amico. L’isolano, che rischia la maxi multa, avrà ora la facoltà di presentare le proprie memorie difensive. 
Lo smaltimento del cadavere di un animale, di norma, può avvenire attraverso l’incenerimento, oppure essere eseguito affidandosi a ditte specializzate in questo tipo di operazioni o ancora può avvenire mediante sepoltura, in questo caso dopo aver ottenuto la delega dal sindaco, che dovrà accertare l’assenza del rischio della diffusione di malattie. 
La vicenda rappresenta un nuovo capitolo nell’odioso fenomeno dell’abbandono di rifiuti nel territorio; non è la prima volta che lungo la scarpata di contrada Ceola vengono scaricati immondizia e rifiuti di ogni tipo. Questo episodio, però, risulta essere più grave. Una situazione, quella degli abbandoni, per la quale il sindaco Mosè Squarzon si dice esasperato. «Oltre ai rifiuti, adesso buttano via in questo modo anche gli animali, nonostante esistano mezzi e modi ben precisi per procedere con lo smaltimento delle carcasse», sottolinea il primo cittadino. 

 

Matteo Carollo

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