<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Torrebelvicino

Ancora del filo
spinato nel bosco
Un biker ferito

.
Il filo spinato ad altezza uomo trovato dai ciclisti al Cerbaro
Il filo spinato ad altezza uomo trovato dai ciclisti al Cerbaro
Il filo spinato ad altezza uomo trovato dai ciclisti al Cerbaro
Il filo spinato ad altezza uomo trovato dai ciclisti al Cerbaro

TORREBELVICINO.  Ancora filo spinato ad altezza del collo nei sentieri collinari battuti da ciclisti e centauri. Solo che questa volta si è sfiorato il dramma, visto che il biker è rimasto ferito, seppur lievemente.  E le associazioni di appassionati propongono di presidiare il territorio a caccia dei colpevoli e a tutela di chi si avventura da quelle parti. 

 

A rischiare grosso nello scorso week end è stato un quarantenne thienese, salito a monte Enna. Il filo di ferro era ben teso e l’uomo, che stava affrontando il sentieri a discreta velocità, non ha fatto a tempo ad accorgersene e si è ritrovato a terra, con ferite al collo e alla spalla oltre a contusioni per la caduta. Tutto guaribile in pochi giorni ma poteva andare ben peggio, perché il filo spinato era stato collocato da poco ed era appunto ben teso. «Me lo sono visto davanti quando non c’era il tempo materiale per schivarlo».

 

Era andata meglio ai due biker saliti in bici al Cerbaro del Tretto, che dista pochi chilometri in linea d’aria dal monte Enna, una settimana prima. Il filo lo avevano visto prima e schivato, oltre a filmarlo.  Intanto la tensione cresce fra escursionisti e proprietari dei terreni boschivi dell’area valleogrina. «La situazione è gravissima - ammette Filippo Benvegnù dell’associazione Escursionisti su ruote Veneto. - Ma è anche grave che simili episodi non vengano denunciati alle autorità competenti». 

Suggerimenti