<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Arsiero

Allarme lupi, cercano cibo tra le case

Un lupo fotografato a Castana, praticamente nel centro della frazione e in mezzo alla strada
Un lupo fotografato a Castana, praticamente nel centro della frazione e in mezzo alla strada
Un lupo fotografato a Castana, praticamente nel centro della frazione e in mezzo alla strada
Un lupo fotografato a Castana, praticamente nel centro della frazione e in mezzo alla strada

Un altro avvistamento ha confermato la presenza di lupi alla periferia di Arsiero e delle sue frazioni. A vederlo ieri, verso le 15, vicino alla strada provinciale di Castana sono stati parecchi automobilisti. «L'ho subito segnalato ai carabinieri di Arsiero», dice l'ex sindaco di Posina, Andrea Cecchellero, aggiungendo che gli sembrava affetto da rogna sarcopica, nota anche come scabbia canina, una seria patologia dermatologica parassitaria. «Si tratta di un lupo liberato in natura, un ibrido e come tale non ha paura dell'uomo e non assume abitudini prettamente selvatiche - spiega Luca Segafreddo esperto in fauna selvatica -. L'animale con tutta probabilità è un giovane, non pare avere problemi dalle immagini visionate. Non si nota se sia maschio o femmina, ma la struttura della testa e la grossezza del collo fanno propendere per un maschio. Il comportamento non è da lupo selvatico, perché mai si farebbe vedere in mezzo alla strada e in pieno giorno. La fame con tutta probabilità lo ha spinto vicino alle abitazioni alla ricerca di qualcosa per rifocillarsi».

L'allarme è stato lanciato anche da alcuni abitanti che hanno affermato di aver visto anche altri lupi che da circa 3 mesi si aggirano nei dintorni, di aver avvertito di questo la Forestale e la polizia provinciale, senza per il momento alcun apparente intervento. Dai dati raccolti nella zona, un lupo appare cieco, o lo sta per diventare. Un altro sembra lento, vecchio e macilento. Un paio di lupetti sono assieme alla loro madre, incerti e spaesati. È questa l'immagine che forniscono alcuni video e qualche foto sulla "presenza dei lupi" all'ingresso del paese. Una presenza, peraltro già ampliamente prevista da chi, come lo scrittore Giancarlo Ferron, che fa parte della Polizia provinciale, conosce un territorio pedemontano sempre più inselvatichito col sistematico e, ormai, endemico abbandono delle attività di coltura del bosco, che risulta più popolato, anche a quote basse, da caprioli, cervi, camosci, cui si aggiungono selvatici immessi, come i cinghiali. Le stesse "guardie" del servizio di polizia provinciale di Vicenza e i carabinieri forestali non si stupiscono più al cospetto delle sempre più numerose segnalazioni, anche se, riguardo al gruppo di lupi avvistati nel fondovalle, l'ipotesi più accreditata è che si tratti, in realtà, di "canidi" esclusi dal branco originario, vero e proprio, per le loro condizioni fisiche e per l'eccessiva densità del branco stesso. Ciò spiegherebbe, ad esempio, la presenza del lupo cieco o semicieco, di quello zoppicante, e della famigliola lupina disorientata, notata lungo una strada trafficata. In tale contesto, c'è chi sollecita un intervento risolutivo, per salvare gli animali, ma anche i passanti, che potrebbero travolgere i lupi dispersi, col rischio di rovinosi incidenti.

Giovanni M. Filosofo e Rubina Tognazzi

Suggerimenti