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Addio a Zanon, imprenditore amato

Una visione dall’alto dell’industria Ettore Zanon spa a Liviera.  MA.CA. Marcello  Zanon, 89 anni
Una visione dall’alto dell’industria Ettore Zanon spa a Liviera. MA.CA. Marcello Zanon, 89 anni
Una visione dall’alto dell’industria Ettore Zanon spa a Liviera.  MA.CA. Marcello  Zanon, 89 anni
Una visione dall’alto dell’industria Ettore Zanon spa a Liviera. MA.CA. Marcello Zanon, 89 anni

Un imprenditore lungimirante, dinamico, che ha dedicato l’intera vita al lavoro e alla famiglia. È ricordato così Marcello Zanon, industriale scledense spirato l’altra mattina all’età di 89 anni. Titolare dell’azienda Ettore Zanon, che sorge in località Liviera, l’imprenditore ha avuto un ruolo di primo piano nello sviluppo del settore metalmeccanico vicentino. Malato da tempo, Zanon si è spento venerdì nella sua casa di Schio, circondato dall’affetto dei propri cari. In queste ore, amici e conoscenti si stanno unendo al cordoglio della moglie Maria Teresa e dei figli Laura, Lia ed Ettore, attuale presidente dell’azienda. «Nostro padre è stato un uomo buono, giusto, simpatico – è il ricordo della figlia Lia -. Ha dedicato la sua vita e tutto il suo impegno al lavoro, che amava, e alla famiglia. Guardava al futuro, un imprenditore deve essere così. Credo fosse molto amato dalle persone con cui lavorava». Fondata nel 1919 da Ettore Zanon, padre di Marcello, l’azienda, che produce componenti per l’industria dell’Oil & Gas e per istituti di fisica, è guidata dalla famiglia da tre generazioni e conta 150 dipendenti. La scomparsa di Zanon, che tra le altre cose è stato consigliere della sezione meccanica, metallurgica ed elettronica di Confindustria Vicenza e consigliere del raggruppamento di Schio dell’associazione, lascia un vuoto profondo. «Mi dispiace moltissimo perdere una figura così importante per il territorio – commenta il presidente del raggruppamento Alto Vicentino di Confindustria, Pietro Sottoriva -. Zanon è stato un imprenditore completo, non solo dal punto di vista del business, ma anche da quello umano, nel coinvolgimento dei suoi collaboratori: una dote che contraddistingue il vero imprenditore oggi e che permette di costruire un’impresa di successo». «Era una persona di grande capacità imprenditoriale, molto dinamica – sono le parole di Massimo Carboniero, presidente nazionale di Ucimu, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot, automazione e di prodotti a questi ausiliari -. Guardava costantemente al futuro, all’innovazione, era una figura di imprenditore lungimirante». «Lo ricordo come una persona molto pratica, che dava buoni consigli per semplificare le cose», spiega Roberto Salviato, consigliere della sezione chimica di Confindustria Vicenza. «Era un riferimento dell’industria metalmeccanica vicentina, aveva lavorato affinché fosse vicina a Federmeccanica», spiega Daniele Marrama, ex responsabile del servizio sindacale previdenziale di Confindustria Vicenza ed ex segretario della sezione meccanica dell’associazione. I funerali sono fissati per domani, alle 16.30, nella chiesa di Sacro Cuore. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Matteo Carollo

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