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A processo per lesioni alla vicina di 93 anni Già escluso l’omicidio

Il tribunale di Borgo Berga
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Dopo che nei loro confronti, nell’agosto di tre anni fa, è caduta l’accusa di omicidio preterintenzionale; Jinlan Guo, 62 anni e Chunying Zhao, di 36, entrambe cittadini di origini cinesi, ieri mattina sono state rinviate a giudizio dal giudice per l’udienza preliminare, Massimo Gerace, con l’accusa di lesioni. Avrebbero infatti picchiato Maria Cebba, pensionata che all’epoca dei fatti (il novembre 2015) aveva 93 anni e che abitava in centro a Schio nel condominio di via Castellani 13, dietro piazza Almerico. La donna, che i medici giudicarono guaribile in 40 giorni, spirò all’ospedale di Santorso il 22 marzo 2016. Il pm Barbara De Munari, nei confronti della commerciante cinese Zhao e alla baby sitter Jinlan Guo, difese dagli avvocati Marta Faccin e Alessandro Gori, aprì un fascicolo per i reati di lesioni aggravate, ma non per quello ben più grave di omicidio preterintenzionale. Decisivo l’esito della perizia medico legale ordinata dal gip nella primavera 2016, per fare piena luce sul drammatico episodio avvenuto in due tempi il 26 e 27 novembre 2015. Il perito del giudice escluse, oltre ogni ragionevole dubbio, che ci sia stato un rapporto di causa effetto tra la frattura dell’omero subito dalla signora Cebba nella colluttazione con le vicine orientali e la sua morte. All’origine dei dissidi i rumori che dall’appartamento di Zhou, madre di due bambini, si sarebbero propagati al piano di sotto, disturbando l’anziana. •

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