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Schio

È strozzato dai debiti
Col padre ruba in ditta

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Indagine dei carabinieri in un'azienda di lavorazione metalli
Indagine dei carabinieri in un'azienda di lavorazione metalli
Indagine dei carabinieri in un'azienda di lavorazione metalli
Indagine dei carabinieri in un'azienda di lavorazione metalli

SCHIO. Un giovane strozzato dai debiti per il mutuo contratto per l'acquisto di un alloggio e un matrimonio finito male, con spese legali e alimenti da pagare, tanto che metà dello stipendio se ne va via così. Per arrotondare decide di rubare scarti in metallo della lavorazione in atto nella ditta in cui è assunto, facendosi aiutare dal padre, impietosito dalla situazione del figlio e probabilmente non in grado di dargli una mano per far fronte agli onerosi debiti contratti. Una situazione disperata che i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile hanno subito intuito. Ma dall'altra parte c'era un datore di lavoro vessato da continui furti, che qualcosa aveva sospettato e di conseguenza indirizzato le indagini.

 

Sono stati denunciati a piede libero per furto aggravato in concorso un 29enne, operaio, e un pensionato di 64 anni, suo padre, entrambi di Schio. I militari li hanno colti in flagrante mentre, all'interno dell'azienda di lavorazione di metalli per i quali è dipendente il primo, stavano asportando piastre in acciaio e ritagli di tubazioni per un valore complessivo di un migliaio di euro. A far convergere i sospetti del titolare sul ventinovenne sarebbero stati sia la conoscenza di una situazione familiare difficile che i comportamenti strani dello stesso, notati anche dai colleghi di lavoro. E poi c'erano stati altri ammanchi di materiale, a seguito di intrusioni notturne, che hanno indotto l'imprenditore a presentarsi in caserma di via Maraschin e mettere nero su bianco una denuncia sì contro ignoti ma con indagini indirizzate su un soggetto preciso. Solo che i carabinieri non si aspettavano di trovare anche il padre, complice nell'azione criminosa del figlio.

 

«Le mie condizioni economiche sono disperate. Tra mutuo e altre spese non riesco ad arrivare a fine mese», avrebbe subito ammesso il giovane, che intendeva rivendere gli scarti di lavorazione che pare abbiano un discreto mercato anche se, alla fine, si trattava di racimolare qualche centinaio di euro. La merce rubata è stata riconsegnata all'azienda mentre i due dovranno rispondere del furto.

M.SAR.

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