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Montebello Vicentino

Violenta la compagna, la pesta di botte e la abbandona

Era da tempo che in casa si comportava da padrone, minacciando la compagna per costringerla ad avere rapporto sessuali con lui. Quando, dopo essere stata aggredita, picchiata e abbandonata lungo una strada, aveva trovato il coraggio di tagliare quel legame tossico che la teneva assieme a lui e di sporgere denuncia, aveva riferito non solo delle botte di quel giorno, ma anche delle violenze passate.

Sono in corso indagini da parte della magistratura su G. M., operaio, 40 anni, nato nella ex Jugoslavia ma cittadino italiano, residente a Montebello (pubblichiamo le iniziali per non rendere riconoscibile l'ex fidanzata, presunta vittima di reati sessuali). Il fascicolo aperto a Bergamo è stato trasferito a Vicenza (qui sono avvenuti i fatti più gravi) dove si indaga per violenza sessuale, maltrattamenti e lesioni aggravate.

Era il giugno 2020 quando G. M., che ha convissuto per molti anni a Montebello con una vicentina di 38, si era recato con lei in Lombardia per alcune commissioni. Al ritorno, in tarda serata, la coppia in auto aveva litigato in maniera furiosa. L'indagato avrebbe accostato lungo una strada nella zona di Seriate, dopo essere uscito dall'autostrada, e avrebbe preso a sberle la compagna; lei era scappata fuori dall'auto e lui l'avrebbe raggiunta e colpita ripetutamente, lasciandola da sola e sanguinante e allontanandosi con la vettura. Lei era stata soccorsa da alcuni passanti ed era stata poi accompagnata al pronto soccorso dove era stata medicata e giudicata guaribile in una decina di giorni. Poi aveva sporto denuncia alla polizia, raccontando quanto accaduto quella sera ma anche dei trascorsi in casa, a Montebello. Al ritorno nel Vicentino si era trasferita da amici mandando altre persone a recuperare in casa abiti ed effetti personali. Da quanto emerso, fin dal febbraio precedente, le baruffe in famiglia erano frequenti; l'operaio l'avrebbe insultata, minacciata e percossa. E l'avrebbe costretta al sesso, minacciandola che le avrebbe fatto del male. Ora potrà difendersi. .

Diego Neri

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