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Una mostra celebrerà Schiavo

Una mostra permanente omaggerà il professore Remo Schiavo
Una mostra permanente omaggerà il professore Remo Schiavo
Una mostra permanente omaggerà il professore Remo Schiavo
Una mostra permanente omaggerà il professore Remo Schiavo

La vita, gli affetti e le passioni artistiche e culturali di Remo Schiavo in villa Cordellina. E’ questa la filosofia con cui verrà allestita la mostra permanente dedicata all’accademico olimpico, che era curatore artistico della villa, in una sala adiacente ai Rustici, grazie ad una convenzione fra il Comune castellano e la Provincia che prevede, per dieci anni, la concessione in comodato d'uso di una sala riunioni. Proprio nella sala si è svolta recentemente la commissione comunale cultura, presieduta da Roberto Pellizzaro, ed aperta a tutti i consiglieri; alla riunione erano presenti anche il sindaco Milena Cecchetto, il dirigente comunale Roberto Borghero, gli esecutori testamentari dello storico montecchiano, Claudio Beschin e Giuliano Dall’Olio, e il critico d’arte Giuliano Menato. Scopo dell’incontro era fare un sopralluogo dell’area e valutare da vicino il progetto proposto sull’allestimento che presenta diverse novità proprio sulla predisposizione di quadri, statue, foto, volumi e stampe che Schiavo ha destinato alla sua città natale. La sala riunioni, che ha una superficie totale di circa 200 metri quadri, è stata risistemata anni fa dall’ente provinciale, conta due ingressi che si affacciano appunto sui Rustici ed è già dotata di tutti gli impianti mentre accanto sono presenti i servizi igienici. «È fondamentale che la collezione venga valorizzata – ha osservato Menato –. La sala è molto autorevole e sono certo che la maggior parte delle opere potrebbe trovare posto adeguato». Sono in totale 118 i dipinti e 25 le statue, molte di queste di Nereo Quagliato, autore fra l’altro anche di una decina di formelle in bronzo e terracotta, diversi bozzetti e disegni destinati appunto ai montecchiani. «Saranno due i filoni dell’esposizione – ha aggiunto Borghero – da un lato la vita, gli studi e i ricordi di Remo mentre dall’altro le opere artistiche legate a Schiavo che hanno valore culturale ed artistico autonomo». Ma non sarà una mera esposizione dal momento che l’idea sarà quella di utilizzare la stanza come una vera e propria sala conferenze con la sistemazione di una sessantina di posti a sedere e, in fondo, un tavolo poggiato su una piccola pedana. Altra proposta in valutazione è quella di trovare un piccolo spazio per esporre i numerosi libretti di opere liriche raccolte negli anni dal professore, grande estimatore dell’opera, e accanto il pianoforte donato anni fa da un cittadino e attualmente in sala civica corte delle Filande. Con questa dotazione la sala potrà essere utilizzata per delle serate all’insegna della musica classica e lirica. I curatori della mostra, infine, hanno proposto di allestire anche una piccola biblioteca dove troverebbero posto alcuni dei volumi più rari e importanti raccolti in decine di anni con pazienza e passione dal professore. Il proposito dell’Amministrazione è di inaugurare la mostra permanente a novembre, mese in cui Remo Schiavo è mancato quasi tra anni fa. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Antonella Fadda

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