<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Montebello

Un “bomba day” per disinnescare l’ordigno trovato nel cantiere della Tav. «Case evacuate e stop ai treni»

L'ordigno ritrovato è americano e risale alla Seconda Guerra Mondiale (Foto M. Guarda)
L'ordigno ritrovato è americano e risale alla Seconda Guerra Mondiale (Foto M. Guarda)
L'ordigno ritrovato è americano e risale alla Seconda Guerra Mondiale (Foto M. Guarda)
L'ordigno ritrovato è americano e risale alla Seconda Guerra Mondiale (Foto M. Guarda)

Ci sarà il bomba day con il fermo dei treni e l’evacuazione dei residenti della zona. Ancora da valutare, invece, la chiusura dell’autostrada. È quanto emerge dopo la scoperta della bomba d’aereo da 227 chili, risalente alla seconda guerra mondiale, in località Gambero a Montebello nell’area destinata al cantiere dell’Alta velocità/Alta capacità, la nuova linea ferroviaria che verrà costruita nelle vicinanze dell’attuale tracciato da parte del Conrozio Iricav2.

Bomba day. Il pesante ordigno rinvenuto venerdì mattina nella fascia esterna al terreno destinato al campo base, deposito materiali e armamento dal personale specializzato della Gimac Holding Srl di Caserta, con direttore tecnico Fabio Postiglione e capo cantiere Vincenzo Liberti, è stato dissotterrato e messo in sicurezza dagli artificieri dell’8° Reggimento del Genio guastatori di Legnago. I militari hanno riconosciuto la provenienza americana e il periodo risalente al secondo conflitto bellico. «Per togliere quella bomba sarà con tutta probabilità necessario un bomba day, c’è da augurarsi con disagi quanto minori possibili rispetto a quello che c’è stato a Vicenza l’anno scorso», afferma il sindaco, Dino Magnabosco.

 

Il cantiere della Tav a Montebello
Il cantiere della Tav a Montebello

 

Stop ai treni. In base alle prime valutazioni da parte dei tecnici dell’azienda specializzata riguardanti la normale ampiezza del perimetro di sicurezza per un piano di evacuazione per il disinnesco, la ferrovia che dista 120 metri in linea d’aria dal luogo del ritrovamento ricadrebbe facilmente all’interno, rendendo necessario un fermo al passaggio dei treni per il tempo stretto di svolgimento delle operazioni. Rimane invece da capire se la stessa cautela vada mesaa in atto per l’autostrada, che si trova a circa 500 metri. Esclusa dovrebbe già essere la strada regionale 11, che corre oltre l’autostrada. Fino a una cinquantina i residenti interessati da una possibile evacuazione.

 

Leggi anche
Tav, allarme nel campo base Spunta una bomba di 230 chili

 

Sicurezza. «Sulle misure di sicurezza da adottare in concreto e su quello che sarà il perimetro effettivo dovrà pronunciarsi in via ufficiale la Prefettura», sottolinea il primo cittadino. Per ora non è stata ancora fissata una data per il bomba day. «Possiamo contare comunque sul fatto che quello che l’ordigno scoperto l’altro giorno si trovi in aperta campagna e non in centro abitato», conclude il primo cittadino. Nel tracciato vicentino toccato dai lavori della nuova ferrovia quella ritrovata è la prima bomba ed è anche la più grande dell’intera tratta Vicenza-Verona. Tra il ’43 e il ’45 erano state frequenti le azioni di bombardamento e mitragliamento aereo degli alleati con obiettivo lo scalo ferroviario di Montebello, i convogli e il ponte sul Guà.

 

Matteo Guarda

Suggerimenti