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Spray antiviolenza anche ai minorenni

Lo spray al peperoncino va usato come metodo antiaggressione seguendo determinate regole.  ARCHIVIO
Lo spray al peperoncino va usato come metodo antiaggressione seguendo determinate regole. ARCHIVIO
Lo spray al peperoncino va usato come metodo antiaggressione seguendo determinate regole.  ARCHIVIO
Lo spray al peperoncino va usato come metodo antiaggressione seguendo determinate regole. ARCHIVIO

Lo spray anti aggressione in regalo alle donne e alle ragazze dai 16 anni. Verrà distribuito gratuitamente venerdì al mercato di Montecchio dalla polizia locale “Dei Castelli” a chi lo chiederà così da tenerlo in borsa. «È un’ottima idea - afferma Eros Parise, psicologo e psicoterapeuta - ma è importante che ai ragazzi venga pure spiegato che lo spray è per difesa e non va usato in altri contesti», altrimenti può diventare un’arma. Il Comune ha acquistato 450 confezioni e gli agenti durante la consegna spiegheranno il modo e i limiti di utilizzo. «È un segno concreto di attenzione rivolto alle donne che per motivi diversi potrebbero trovarsi di fronte a situazioni di pericolo - afferma il sindaco Gianfranco Trapula -. Invitiamo chi riceverà lo spray a seguire con attenzione le indicazioni, su quando e come va usato, fornite dagli agenti». Lo spray anti aggressione è un dispositivo da usare solo in caso di vero rischio personale. Sicuramente, e vale per giovani e non solo, non va usato per gioco o per creare scompiglio. «Lo si deve utilizzare quando ci si trova in una situazione di reale pericolo - avverte il comandante della polizia locale, Massimo Borgo - e solo per difesa personale». Ogni altro uso si configura come il reato di lesioni personali. Stesse conseguenze se lo spray viene usato come arma di offesa e non di difesa. Per questo serve consapevolezza, soprattutto dopo che alcuni fatti di cronaca, il più tragico a Corinaldo, hanno messo in luce come l’uso illecito possa portare anche a conseguenze tragiche. «Lodevole iniziativa - osserva l’educatore Marco Maggi - ma nel caso degli adolescenti occorre creare un contesto formativo adatto perché capiscano quando e dove usarlo». «È importante spiegare ai ragazzi di quali siano le conseguenze quando si provoca panico che diventa contagioso in contesti collettivi e che innesca comportamenti deleteri», aggiunge Parise. L’iniziativa promossa dal Comune si inserisce in una serie di appuntamenti che verranno messi in campo domani e venerdì in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Ma non si concluderanno a novembre. A gennaio scatterà il progetto “Giovani Consapevoli”, finanziato dal Comune di Montecchio e curato dall'associazione “Donna chiama Donna” di Vicenza, con oltre 200 studenti delle classi terze delle scuole medie Anna Frank e Marco Polo coinvolti in un percorso di formazione e sensibilizzazione alla parità e per il contrasto alla violenza di genere nelle relazioni. «Per prevenire queste situazioni di disagio - spiega l’assessore alle pari opportunità Maria Paola Stocchero - è importante educare al rispetto e alla parità a partire dalla giovane età». Si creeranno alcune situazioni tra i ragazzi anche cercando di sviluppare le loro capacità di mettersi nei panni dell’altra persona. «Abbiamo intenzione di portare il progetto nelle scuole primarie - annuncia l’assessore - tarato all’età e basato più sulle emozioni, perché imparino che la violenza non è una soluzione». La collaborazione con i due istituti sarà tangibile anche venerdì: gli studenti saranno coinvolti in maniera concreta nella realizzazione di due elaborati che saranno esposti nell'ingresso del municipio assieme alla sedia dell'iniziativa “Posto Occupato” e alla “Panchina Rossa” simbolo della lotta agli abusi sulle donne. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Antonella Fadda

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